Mercatone Uno, le chiusure scendono a quota 28

Cambio di linea dei commissari, le sospensioni dovevano essere 35. Spuntano compratori

L’esterno di un punto vendita

L’esterno di un punto vendita

Imola (Bologna), 6 giugno 2015 - NELLA tragedia, le buone notizie sono due: nessun negozio Mercatone Uno della provincia chiuderà i battenti da lunedì 15 e ai commissari sono già arrivate «diverse adesioni» all’avviso pubblico internazionale di vendita del Gruppo. A richiamare l’attenzione è ancora una volta la crisi del gruppo Mercatone che, da aprile, è finito in amministrazione straordinaria speciale con sei società strategiche. Sono 78 su 79 i punti vendita nelle mani ora dei tre commissari (Coen, Sgaravato, tassinari): escluso da questi c’è Toscanella di Dozza, di proprietà della società Siel della famiglia Cenni, esclusa da ogni procedura concorsuale.

Ieri proprio i commissari hanno comunicato al ministero dello Sviluppo economico e ai sindacati il perimetro dei punti di vendita: 50 su 78. Negli altri 28 verrà «temporaneamente sospesa l’attività commerciale». In provincia di Bologna restano così aperti tutti i negozi: Toscanella, Navile e San Giorgio di Piano. Sulla revisione dei numeri comunicati lo scorso fine settimana (le chiusure dovevano essere 35) avrebbero influito «le relative ricadute industriali sull’indotto» e «gli investimenti necessari per il rilancio degli stessi».    I COMMISSARI, però, continuano a parlare di «chiusura temporanea» dei 28 negozi, con i dipendenti in cassa integrazione straordinaria. «Riguardo alla possibile riapertura, nei prossimi mesi, dei 28 punti vendita sospesi – dicono i commissari –, questa riguarderà un elevato numero degli stessi, in coerenza con il piano di rilancio del Gruppo». Per perseguire questo obiettivo e riassortire i negozi i commissari contano di poter utilizzare «tutti gli strumenti straordinari che prevede la procedura, fra cui il ricorso alla garanzia dello Stato che consentirà nuovamente l’accesso al mercato del credito (banche, factor e fondi interessati a finanziamenti ad aziende in ristrutturazione)». Il 30 giugno chiuderanno i termini per presentare le manifestazioni d’interesse a rilevare tutta o parte dell’attività Mercatone e, a questo proposito, proprio i commissari confermano che hanno già ricevuto «diverse adesioni».