Giovedì 25 Aprile 2024

Minacce all’ex grillina Mara Mucci, il sindaco Manca: “Inaccettabili”

Il consigliere M5s Baraccani aveva preso di mira la deputata: “Rimanga dov’è, per la sua sicurezza”

Mara Mucci durante la seconda votazione per eleggere il Presidente della Repubblica

Mara Mucci durante la seconda votazione per eleggere il Presidente della Repubblica

Imola, 30 gennaio 2015 - «Avvisi e minacce tra le righe sono inaccettabili, anche se fatti per scherzo, tanto più se provengono da consiglieri comunali. Le trovo gravi e inadeguate alla loro responsabilità istituzionale». Il sindaco di Imola Daniele Manca stigmatizza così alcune delle frasi pronunciate in questi giorni dai consiglieri imolesi del M5s all’indirizzo della deputata Mara Mucci, che a inizio settimana ha abbandonato il Movimento. In particolare quella di Daniele Baraccani, uno dei cinque eletti tra le file dei grillini alle amministrative 2013, che al Carlino aveva dichiarato: «Per la sua sicurezza è meglio che adesso rimanga dov’è. Abbiamo il dente avvelenato».

Non è certo usuale per il sindaco intervenire così nel dibattito politico, specie se estraneo al centrosinistra. Evidentemente però, e non solo secondo Manca, il clima attorno alla deputata imolese, impegnata in queste ore nell’elezione del presidente della Repubblica, si sta scaldando un po’ troppo. Dichiarazioni nei consiglieri comunali a parte, anche ieri su Facebook è infatti andato in scena un vero e proprio linciaggio nei confronti della Mucci (oggi nel gruppo misto), dopo che questa ha annunciato l’intenzione di votare Stefano Rodotà. Oltre alla richiesta di dimissioni, gli attivisti del M5s (molti dei quali imolesi) hanno inveito pesantemente contro la parlamentare eletta nel 2013 anche grazie a migliaia di voti arrivati dal Santerno. «Da sindaco sento il dovere di ribadire il suo pieno diritto di tornare nella sua città, dove vive con la sua famiglia, senza temere per la propria sicurezza – conclude Manca –. Spero che tutti decidano responsabilmente di abbassare i toni, nel rispetto delle istituzioni e delle persone».