Palazzina evacuata,14 intossicati in ospedale

Mordano, paura per bambini e anziani: indagano i carabinieri (FOTO)

Carabinieri e vigili del fuoco davanti alla palazzina

Carabinieri e vigili del fuoco davanti alla palazzina

Imola, 2 settembre 2014 - Un rumore sordo, poi le fiamme. E in pochi attimi la tromba delle scale si è trasformata in una trappola di fumo e fuoco. Erano da poco passate le 3 quando, nel cuore dell’altra notte, un intero palazzo in via Borgo General Vitali 71 ha rischiato di finire distrutto da un incendio che, dai primi riscontri di carabinieri e vigili del fuoco, sarebbe di origine dolosa. Tre piani di casa gestiti dall’Acer per nove appartamenti, solo uno dei quali vuoto mentre il resto è abitato da una ventina di condomini, compresi alcuni bambini e anziani invalidi. Nel giro di una manciata di minuti chi poteva si è precipitato in strada, altri hanno dovuto aspettare l’arrivo dei soccorsi.

E alla fine il bilancio di oltre due ore di intervento dei vigili del fuoco con tre mezzi è stato di 14 persone all’ospedale per intossicazione da monossido di carbonio. Due di loro sono carabinieri che erano impegnati a trasportare fuori dallo stabile, a braccia, alcuni residenti e entrambi hanno avuto una prognosi di due giorni. Gli altri dodici inquilini, invece, hanno tutti prognosi variabili da uno a tre giorni. Tra questi ci sono anche dei minori (una ragazza di 14 e una bimba di 6 anni) e anziani, in particolare un albanese di 80 anni. Stanno tutti bene, nessuno rischia la vita, ma lo choc di quello accaduto l’altra notte ha lasciato il segno. Gli inquirenti — al caso lavorano i carabinieri di Mordano, Imola e la divisione scientifica di Bologna — propendono per l’origine dolosa del rogo che ha distrutto completamente un appartamento, dichiarato inagibile e affumicato buona parte del palazzo. Due i punti di innesco dell’incendio riscontrati dai vigili del fuoco: uno fuori dal portone d’ingresso condominiale e uno al portone di un appartamento. L’appartamento di Aziz Bouda, 23 anni che vive con la sorellina e la madre, fortunatamente assenti in questo periodo da casa. Perché proprio casa di Aziz? La risposta i carabinieri la stanno cercando nei trascorsi del giovane, da una settimana tornato libero dopo la revoca degli arresti domiciliari.

Arresti chiesti dalla procura di Bologna per Aziz perché sospettato di aver partecipato alla rapina, a marzo, ai danni del vicino bar Centrale, in piazza, in concorso con altri stranieri. Ma le origini di quel gesto folle ai suoi danni andrebbero ricercati in altri ambienti. Al vaglio infatti sarebbero le ultime frequentazioni di Aziz ed eventuali debiti contratti. Proprio domenica mattina uno dei suoi ‘contatti’ gli avrebbe chiesto conferma del suo domicilio. Venerdì scorso, invece, il marocchino avrebbe avuto un alterco con un esercente della zona: Aziz infatti era convinto che il commerciante avesse ingaggiato per 350 euro un connazionale per dargli una lezione.