Morto Marco Parenti, segretario circondariale Udc

Per 28 anni era stato consigliere comunale a Castel San Pietro

Marco Parenti aveva 58 anniimola marco parenti durante la visita di salvini nella sua ferramenta

Marco Parenti aveva 58 anniimola marco parenti durante la visita di salvini nella sua ferramenta

Castel San Pietro (Imola), 14 gennaio 2015 - Di politica potevi non saperne molto, votare partiti lontani anni luce dal suo, ma se nel cuore avevi Castello, allora la porta della Ferramenta Parenti era sempre aperta. Lui dietro al banco, tra brugole e tasselli, impegnato a parlare di bilanci comunali mentre serviva clienti. Un gilet multitasche, divisa d’ordinanza di Marco Parenti e gli occhiali al collo sempre pronti a calarseli sul naso perché là, nel retrobottega della ferramenta, c’era quel mondo di cui amava parlare, discorrere, dibattere: 28 anni di vita del Comune, attraverso pile di documenti, vissuta da consigliere d’opposizione. Ma ieri il bel sorriso di Marco – che in gioventù gli era valso pure il paragone con Jean-Paul Belmondo – è scomparso per sempre.

A portarlo via è stato un malore improvviso che lo ha stroncato a 58 anni, nella sua casa di Montecalderaro, poco prima delle 16. A nulla è valsa la corsa verso i monti dell’elisoccorso da Bologna e del fratello Mario, medico molto conosciuto e oggi anche lui consigliere comunale d’opposizione. Marco se n’è andato portandosi via il cuore della città, lasciando le donne che amava, la moglie Manuela e le figlie Laura ed Elena, e un’eredità civica senza precedenti. Entra in consiglio negli anni con il sindaco Odorici, ma dal 1982 era nelle commissioni come commerciante e dopo è un susseguirsi continuo, sempre con l’anima al Centro: passano i vari Scala, Prantoni, Zacchiroli, Brunori sulla poltrona del primo cittadino, ma Marco c’è, sempre, dall’altra parte dell’aula. Per due volte lascia la carriera politica, prima con Prantoni (bis) e poi con Brunori (2011), ma alla fine non riesce a non spendersi per la politica: era segretario circondariale dell’Udc e si era candidato per il consiglio regionale a novembre.

«Se ne va un pezzo di Castel San Pietro, un uomo importante e positivo sempre anche nella battaglia tra maggioranza e opposizione – afferma il sindaco Fausto Tinti –. Ti spronava, ti invitava ad andare avanti sempre. Era un amico della città». Parenti «era stato apprezzato per il suo equilibrio e soprattutto per l’impegno sulle cose concrete più che sugli schieramenti o le ideologie», ricordano Roberto Raggi e gli amici dell’Udc che solo pochi giorni fa hanno pianto la scomparsa di Maria Cristina Marri. Tra le tante battaglie spiccano quelle per l’ospedale di Castello, il golf, l’Alberghiero e il casello dell’autostrada. Per tre volte era stato candidato sindaco, la prima nel 1995 contro un Prantoni che sfiorò il ballottaggio: Parenti si fermò al 48,5 per cento e nemmeno il Tar, alla fine, con quella verifica su 12 seggi su 31, tolse a tutti il dubbio.