Murales Cro.Mia, accordo trovato col Comune. Via i rulli e i pennelli

Multa più lieve, ma cambia l’opera disegnata sulle pareti del capannone

Addetti all’opera per coprire i rulli e i pennelli considerati ‘pubblicità’

Addetti all’opera per coprire i rulli e i pennelli considerati ‘pubblicità’

Imola, 23 giugno 2016–Un ritocco al disegno per scrivere il lieto fine – anche se solo parziale – a una vicenda che in città aveva fatto molto discutere. Ed era costata una pesante figuraccia al Comune. Si chiude così, lontano dalle aule di Tribunale, il caso dell’azienda Cro.Mia, alla quale l’amministrazione aveva chiesto – tramite la società incaricata di riscuotere l’imposta sulla pubblicità – circa 35mila euro tra multa e arretrati a causa del murales disegnato sulle facciate del capannone della ditta. Quegli animali che impugnavano – almeno fino a ieri mattina – rulli e pennelli, erano visti infatti dai funzionari dell’amministrazione non come un semplice abbellimento della zona industriale, ma come vera e propria attività promozionale di una realtà, quella di via Serraglio, attiva da oltre 20 anni nel settore delle vernici.

C’erano stati fiumi di polemiche, con il caso arrivato in Consiglio comunale e l’amministrazione che, sulla scorta di quanto accaduto, si è impegnata a mettere mano al regolamento della tassa sulla pubblicità. Nel frattempo in questi mesi (la vicenda è scoppiata a fine 2015), con il murales oscurato dai teloni neri, le trattative sono andate avanti e finalmente si è arrivati a una soluzione.

CRO.MIA pagherà una multa ridotta («Circa la metà rispetto a quanto era previsto», spiega Simona Benericetti, titolare dell’azienda insieme con il fratello Roberto e il padre Franco), ma in cambio gli elefanti, i coccodrilli e gli altri animali disegnati sulle facciate del capannone di via Serraglio hanno dovuto abbandonare ogni riferimento ai prodotti commercializzati dalla ditta. In pratica, grazie al lavoro degli stessi autori del murales, secchi, pennelli e altri attrezzi verranno cancellati. Con i rulli da pittura che – tanto per fare un esempio – lasceranno posto a un più generico bastone per scattare i selfie.

«Siamo riusciti ad accordarci – conferma Benericetti – ottenendo una riduzione del dovuto. Abbiamo finalmente tolto i teloni e gli artisti hanno potuto iniziare il loro lavoro di modifica del murales. E devo dire che il progetto è davvero molto bello». Difficile però strappare chissà quali esultanze all’imprenditrice, reduce da mesi di estenuanti trattative per una vicenda che aveva fin da subito convinto i titolari di Cro.Mia ad affidarsi a un avvocato per cercare di risolvere la questione nel migliore dei modi. «Se sono soddisfatta? Sinceramente avrei preferito lasciare l’opera com’era – ammette Benericetti –. Le abbiamo provate tutte, ma non c’è stato nulla da fare. Portare avanti battaglie politiche è come lottare contro i mulini a vento».