Parcheggi, è polemica. I rincari tornano in Consiglio

La Confesercenti ‘chiama’ le forze di opposizione

Il ritiro del tagliando in uno dei parcheggi gestiti da Area Blu

Il ritiro del tagliando in uno dei parcheggi gestiti da Area Blu

Imola (Bologna), 21 aprile 2016–Entra nel vivo la discussione sugli aumenti delle tariffe dei parcheggi a pagamento, decisa da Area Blu e Comune, contro cui i commercianti del centro storico hanno già raccolto oltre 1.500 firme. La delibera con il nuovo piano sosta, approvata nei giorni scorsi dalla giunta, verrà infatti discussa già domani in commissione prima di approdare giovedì 28 in Consiglio per il via libera definitivo.

Per quella data, con l’opposizione già sul piede di guerra, è possibile che in aula arrivi anche una mozione Nicolas Vacchi (Insieme si vince). Il civico chiede di revocare il provvedimento, operativo a partire dall’1 maggio.

Si tratta del secondo documento del genere al vaglio dell’assemblea di piazza Matteotti, che già un paio di settimane fa, in sede di approvazione del bilancio, aveva respinto, grazie ai voti della maggioranza, la proposta di fermare i rincari avanzata in quel caso dal M5s.

«Mi viene da ridere», dice Vacchi all’indomani della presa di posizione dei vertici di Area Blu. Il presidente Vanni Bertozzi, infatti, non vuole sentir parlare di «stangata» e ha assicurato che, dall’entrata in vigore del nuovo piano, «a guadagnare saremo tutti». La domanda, secondo il civico di minoranza, «sorge spontanea: tutti chi? Come si può dire una cosa simile?».

L’entità dei rincari è ormai nota: nella zona A si passa da 1,10 a 1,50 euro l’ora; nella B da 0,85 a 1,10 euro e nella C da 0,70 a 0,80 euro. «Non ci crede nessuno che un provvedimento simile possa comportare un vantaggio – ribadisce Vacchi –. È l’ennesimo colpo inferto al centro storico. La presidenza della Confesercenti mi ha chiesto di incontrarli a breve. Lo farò all’inizio della prossima settimana, per affrontare assieme questo argomento delicato».

Sempre guardando ai banchi della minoranza, Simone Carapia (Forza Italia) prova invece ad allargare la questione. «Il problema non è quello di ascoltare soltanto le forze di opposizione che già stanno agendo affinché si modifichi l’impianto tariffario – osserva l’azzurro –, ma l’iniziativa deve essere presa dalle stesse associazioni che devono chiedere l’incontro al sindaco e presentare una proposta alternativa.

Non ascoltarli sarebbe di una gravità inaudita e allora sì che ci dovrebbe essere un’azione di forza nell’organizzare una manifestazione di forte protesta, con chiusura dei negozi del centro simbolica di una o due ore per dimostrare di essere uniti contro questa vera e propria stangata».

Infine, un’altra raccomandazione alle associazioni di categoria «Il mio augurio è che questa volta dimostrino concretezza. Solo se ci sarà unità nell’azione di protesta, si potrà cambiare questo metodo verticistico e di bloccare la chiusura di altri negozi in centro».