"E’ il Comune a non rispettare gli impegni"

Parco delle Acque, Forza Italia e Lega in campo per evitare la chiusura delle discoteca

La discoteca Acque minerali di Imola

La discoteca Acque minerali di Imola

Imola, 27 agosto 2014 - Il Comune di Imola sarebbe inadempiente rispetto alla convenzione firmata con il gestore del parco delle acque minerali. È la tesi di Simone Carapia, capogruppo di Forza Italia, all’indomani della notizia di ipotesi di chiusura, causa troppo rumore, della discoteca da parte dell’amministrazione. Già ieri Carapia era intervenuto a difesa del gestore del parco, Valentino Boschi, titolare di una concessione pluriennale.

Ora lo fa nuovamente, volendo dimostrare come «a fronte di una serie di impegni del gestore, anche rispetto alla manutenzione, il Comune nulla abbia fatto e realizzato di quanto previsto all’interno della convenzione del 2010. Basta fare un giro per i sentieri storici del parco per rendersi conto che sono quasi tutti chiusi e inaccessibili». E aggiunge: «Con le piogge dello scorso anno è franato anche il sentiero che conduce al Monte Castellaccio e sembra che non ci sia nessun progetto di recupero da parte dell’amministrazione per quello che è realmente uno dei patrimoni storici della città».

Il consigliere di Forza Italia segnala come «la manutenzione che spetterebbe al Comune sarebbe carente. All’entrata del parcheggio ci sono buche talmente profonde, mentre botola all’entrata della discoteca chiude un pozzetto di quattro metri, transennato alla meno peggio». Carapia sottolinea come il gestore del parco, contattato dal Carlino ma ancora in ferie, nella convenzione avrebbe indicato (a suo carico) degli investimenti per fare del polmone verde il ‘salotto della città’.

«Un impegno concreto da parte di un imprenditore. Un piccolo bar da inserire nella struttura ottagonale, un trenino per unire punti nevralgici di Imola, tornei di beach volley e un solarium nel prato del Monte Castellaccio. Ma la Soprintendenza avrebbe posto il veto su tutto».

Sulla questione interviene anche Daniele Marchetti, segretario imolese della Lega Nord. L’ipotesi di chiusura della discoteca «rappresenterebbe una doccia ghiacciata per i tantissimi giovani imolesi cui è rimasto solo quel luogo per trascorrere una serata in città. Per rimediare a tutto ciò, il gestore avrebbe proposto delle soluzioni, bocciate per via di alcuni vincoli posti da Comune e Soprintendenza». L’appello di Marchetti è di «non far morire la città a suon di vincoli, che esistevano anche per piazza Matteotti ma questa è stata stravolta ugualmente».