Rubati quintali di trote con le scariche elettriche

Furto al Lago San Martino, a Castel San Pietro. Proprietari esasperati: "Siamo troppo soli"

Il laghetto di San Martino

Il laghetto di San Martino

Castel San Pietro, 24 febbraio 2016 - Cinque quintali di trote salmonate. Una pesca ricca, se non fosse che gli artefici sono ladri senza scrupoli che hanno usato addirittura la corrente elettrica per uccidere i pesci. Oltre il danno la beffa per i responsabili del Lago San Martino, centro di pesca sportiva in territorio castellano (località Civichella): molte delle trote rimaste, infatti, sono comunque morte per le bruciature. Il fatto è successo nel fine settimana scorsa. Nella notte fra il venerdì e il sabato, infatti, ci sarebbe stato il blitz con il favore del buio: la denuncia ai carabinieri è della mattina successiva.

Secondo una prima ricostruzione formulata dagli uomini dell’Arma, i malviventi si sono introdotti scavaldando delle reti di recinzione e poi si sono diretti verso le vasche – sono quattro, tutte all’aperto – dove sono contenuti i pesci. Un’azione rapidissima, ma che ha lasciato parecchi danni: fra i pesci morti e rubati, parliamo di un ammanco di 1.750 euro. E l’associazione che gestisce l’area lacustre è esasperata.

«Siamo qui da cinquant’anni – alza le braccia Lorenzo Pandolfo del Lago San Martino –: ben dal 1965. In tutto questo tempo non si contano più i furti che abbiamo subito nell’area bar, saranno una quarantina. E infatti negli anni abbiamo progressivamente tolto sempre più cose da rubare, pure i televisori».

Questa volta è toccato ai pesci. «Qualche episodio si era già verificato – continua Pandolfo –, ma lo possiamo ancora mettere in conto e, per precauzione, avevamo già tolto di mezzo le reti per non agevolare i ladri nei furti. Ma questo ultimo metodo proprio ci spiazza».

Il punto è «che non ce ne si accorge neanche subito, all’inizio abbiamo dato la colpa ai cormorani, ma poi abbiamo capito che le cose stavano diversamente».

Gli uomini del Lago San Martino, infatti, hanno visto alcuni pesci morti fuori da una delle quattro vasche: tutti portavano come i segni di bruciatura. L’ipotesi è che i ladri abbiano usato una batteria per provocare le scariche elettriche. In tutto sono stati rubati oltre tre quintali di trote, mentre altri chili sono andati persi comunque. «Fortunatamente è stato risparmiato il lago – conclude Pandolfo –, ma a questo punto dovremo prendere dei provvedimenti drastici, se no questi ladri ci faranno chiudere. Purtroppo – è lo sfogo finale – siamo abbandonati da tutti, ora penseremo a come fare, magari con qualche appostamento».