Giovedì 25 Aprile 2024

Tolti i sigilli ai photored, verranno riaccesi solo dopo le feste

Ieri mattina la Finanza ha eseguito il dissequestro disposto il 22

Finanzieri in borghese tolgono i sigilli ai photored disseminati tra Imola, Dozza e Castel San Pietro

Finanzieri in borghese tolgono i sigilli ai photored disseminati tra Imola, Dozza e Castel San Pietro

Imola, 31 dicembre 2014 - VIA I SIGILLI. Ieri mattina sono spariti tutti i sacchi neri che ricoprivano i photored lungo l’Emilia, tra Castel San Pietro, Dozza e Imola, e nell’abitato della città sul Santerno. Dal 19 novembre le colonnine e 31 dispositivi erano finiti sotto sequestro preventivo nell’ambito dell’inchiesta della procura per abuso d’ufficio e falso che vede indagate 15 persone.

Ieri la guardia di finanza è arrivata in mattinata – stavolta in borghese e senza pettorine –, prima al comando della polizia municipale di Castello, poi in quello di Dozza. Ultima tappa Imola dove, oltre ai photored, in strada occorreva anche liberare le 31 valigette contenenti le macchine fotografiche custodite in una camera di sicurezza appositamente costruita da Area Blu, nella sede della società. Valigette che costano circa 7mila euro l’una (220mila euro il valore del materiale affidato in custodia ad Area Blu) e che sono in numero inferiori rispetto alle colonnine per i photored disposte nel territorio. Firmato il verbale di dissequestro, deciso dal tribunale del riesame lunedì 22, ora i photored sono formalmente liberi di poter tornare in funzione. Quando? Stando ai tre comuni, non se ne parla prima dell’Epifania e, in ogni caso, la riaccensione – probabilmente in simultanea nei tre territori – sarà preceduta da una campagna di comunicazione sui media, sui siti delle amministrazioni e in strada.

 

«RIMANGO comunque in attesa delle motivazioni – commenta il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi –. L’intenzione è quella di riaccenderli, soprattutto per un fattore sicurezza perché ora che non sono installati la differenza a Toscanella si vede. E’ chiaro, però, che se le motivazioni dovessero addentrarsi nel merito della gestione affidata ad Adrea Blu, dovremo guardarci bene perché la decisione di entrare nella società era stata presa da un’altra amministrazione».

«Ci confronteremo con Area Blu e con gli altri Comuni per farli ripartire – afferma il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti –. Sono strumenti essenziali per la sicurezza, non per la cassa visto che le multe sono un terzo rispetto a sei anni fa. I vigili hanno registrato comportamenti anomali ai semafori in questo periodo di sospensione dell’uso dei photored. Semafori come quello di via Roma o a Osteria Grande monitorano attraversamenti pedonali fondamentali».

«Faremo di tutto per rimettere gli strumenti in attività – fa eco il sindaco Daniele Manca, unico primo cittadino indagato nell’inchiesta per abuso d’ufficio –. I photored sono strumenti che servono a garantire la sicurezza dei cittadini, noi amministratori non regoliamo di certo i tempi dei semafori. Poi se dovremo spiegarlo ai giudici, lo faremo».