Imola, 22 giugno 2017 - C’è la data: dal 9 al 24 settembre. C’è il luogo: una vasta area Lungofiume, con qualche puntatina nel vicino Autodromo, ma senza disturbare la normale attività del circuito. In pratica, al di là degli slogan, all’interno dei confini dell’Enzo e Dino Ferrari ci sarà spazio solo per qualche dibattito (sempre in piedi l’idea di un incontro dedicato alla Motor Valley) e, forse, una corsa podistica. E c’è un responsabile: l’ex numero uno di BeniComuni, Loris Lorenzi (e la scelta non passerà certo inosservata). Insomma, si aspettano le ultime dritte da Roma e poi si potrà partire sul serio con l’organizzazione. Ora che il concerto dei Guns N’Roses è archiviato, la festa nazionale dell’Unità, per la prima volta a Imola, è destinata a essere l’argomento di discussione più gettonato nei bar della città.
«La kermesse democratica chiuderà la lunga stagione estiva delle feste dell’Unità – ha scritto ieri su Facebook Andrea Rossi, responsabile organizzazione del Pd –, che per il nostro partito sono un vero momento di partecipazione politica, di passione, volontariato e militanza». Non si conoscono ancora molti numeri: né quelli delle presenze attese, né quelli relativi ai costi. Si può solo ipotizzare che i volontari impegnati saranno alla fine diverse centinaia.
Del resto, ci sono da gestire 1.200 coperti, 700 dei quali riservati al Pd imolese per i suoi locali all’aperto: la Chiocciola (cucina tradizionale), Scogliera (menù di pesce) e osteria. Previsti vari bar, una balera e uno spazio per la musica dal vivo. Alcuni eventi saranno a pagamento.
«Abbiamo entusiasmo e sentiamo una grande responsabilità – avverte il segretario territoriale del Pd, Marco Raccagna –. Stiamo andando avanti con le riunioni e vogliamo coinvolgere il maggior numero possibile di iscritti. E anche la città sta accogliendo con curiosità e positività la cosa. Al di là del fatto che sia la festa di un partito, è un appuntamento importante per tutti».
La decisione di affidare il timone della kermesse a Lorenzi, uscito dalla scena pubblica ormai quasi un anno fa dopo il pronunciamento negativo dell’Anac relativo al suo incarico in BeniComuni, è destinata a far discutere. Anche perché l’ex numero uno della società in house, confluita oggi in Area Blu, è di fatto in lite con il Comune dopo aver presentato ricorso al Tar. «E’ iscritto al partito – ricorda Raccagna –. E’ un pensionato e si metterà a disposizione gratuitamente. Porterà competenza e passione».