Pd, la festa in formato ridotto divide. "Ma non è una fiera"

In tanti storcono il naso davanti alle dimensioni della kermesse di via Pirandello. Il segretario Raccagna replica

Imolesi al ristorante aperto alla Festa del Pd

Imolesi al ristorante aperto alla Festa del Pd

Imola, 5 luglio 2016 – «Beh, e allora? Tutto qua?». Se lo chiedono in tanti, varcando l’ingresso di questa nuova Festa del Pd in formato ridotto. Siamo sempre in via Pirandello, sempre Lungofiume, ma da quest’anno (e solo per una settimana) in zona Riverside. C’è un unico ristorante, quello auto-gestito, che si è mangiato la concorrenza degli stand esotici. Niente materassi né aspirapolveri, zero spazi per le concessionarie di auto. Si salvano solo la pesca, la libreria e i gonfiabili per i bambini. E domenica, nel giorno del debutto vero e proprio della kermesse (la partita dell’Italia di sabato aveva tenuto lontani i più), la differenza rispetto al passato, seppure già abbondantemente annunciata, si è palesata anche davanti agli occhi dei meno informati.

«La festa è partita bene – commenta il segretario Marco Raccagna – anche se le tante novità mettono a dura prova il lavoro quotidiano dei volontari. Li voglio ringraziare tutti dal primo all’ultimo, sono fantastici. E a quelli che storcono il naso per il ridimensionamento ricordo che non è una fiera, ma una festa di partito. Servono trasparenza e sobrietà».

A ricordarlo, venerdì, al Lungofiume, arriverà il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Mentre domenica, anziché il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, alle 21 ci saranno Maria Elena Boschi, titolare delle Riforme nel governo Renzi, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Alle 22.30 gli immancabili fuochi d’artificio. Raccagna intanto, tra una mano in cucina e una capatina all’esterno per ascoltare le parole del sindaco Daniele Manca, commenta l’attualità politica.

«Quando il mio amico segretario del Pd bolognese Francesco Critelli si dice impegnato a creare le condizioni per una governance della Città metropolitana con Imola protagonista non posso che essere soddisfatto – ammette –. Ma non saremo i protagonisti della commedia shakespeariana ‘Molto rumore per nulla’: vanno create le condizioni e operati quei cambiamenti concreti di prospettiva sui quali abbiamo molto insistito, a partire dalla sanità e dallo sviluppo». Sul futuro dell’Ausl, in particolare, Raccagna e Manca viaggiano in tandem. «Occorre fare chiarezza entro la fine dell’estate – conclude il segretario –. La Conferenza socio-sanitaria metropolitana divenga realtà subito. Chi è contrario lo dica e si assuma la responsabilità. Non si gioca sulla qualità dei servizi sanitari»