Imola, piano operativo comunale. Ecco la città del futuro

In arrivo 950 nuove case. Avviso pubblico per la selezione delle proposte

Il sindaco di Imola Daniele Manca (Isolapress)

Il sindaco di Imola Daniele Manca (Isolapress)

Imola, 10 aprile 2017 - Il piano operativo comunale (Poc) 2017-2022 entra nel vivo: la città del futuro si appresta a diventare realtà. Dopo l’approvazione in Consiglio comunale del Documento di indirizzo per la sua redazione, avvenuta nei giorni scorsi, ecco ora l’avviso pubblico per la selezione delle proposte attuative del Piano. L’obiettivo è quello di consentire al Comune di valutare e selezionare le proposte relative agli interventi da realizzare nei cinque anni in cui il Poc sarà in vigore. «E’ un traguardo importante come obiettivo di mandato e soprattutto come primo passo della ‘città pubblica’ del futuro», sottolinea Davide Tronconi, assessore all’Urbanistica.

POSSONO presentare la manifestazione di interesse per l’inserimento nel Poc 2017-2022 i proprietari degli immobili situati negli ambiti previsti, ed eventuali operatori economici interessati alla realizzazione degli interventi, in base ad un accordo scritto con i proprietari degli immobili. Il tutto, circoscritto evidentemente a una serie di ambiti e comunque fino all’esaurimento delle seguenti quote: per la residenza 67.450 mq di superficie residenziale (950 nuovi alloggi) e per il settore produttivo una superficie territoriale di 70 ettari.

FRA I CRITERI previsti per l’accettazione delle manifestazione di interesse da parte del Comune vi è anche la corresponsione, a carico dei soggetti che presentano domanda, di due diverse tipologie di contributo. La prima è finalizzata alla realizzazione degli obiettivi dell’Edilizia residenziale sociale; la seconda è un contributo di sostenibilità finalizzato all’interramento degli elettrodotti ad alta tensione, per una lunghezza complessiva di circa 5,7 km. Entrambe le tipologie di contributi sono diversificate a seconda degli ambiti nei quali si interviene: i contributi sono più contenuti per gli interventi negli ambiti da riqualificare e maggiori in quelli produttivi, terziari e commerciali.

L’ESAME delle proposte avverrà attraverso sei fasi distinte: raccolta delle manifestazioni di interesse e verifica di completezza della documentazione minima da allegare; l’istruttoria sulla coerenza delle manifestazione di interesse pervenute con quanto stabilito dal Documento di indirizzi del Poc; la fase negoziale per l’affinamento delle proposte e il bilanciamento in termini di contributo alla realizzazione delle opere di interesse pubblico; la valutazione delle proposte ammesse sulla base dei criteri di priorità; l’approvazione dello schema di accordo da parte della Giunta; infine la stipulazione degli accordi da parte dei soggetti.