Via Emilia, duemila firme per finire la ciclabile

Zello torna alla carica: la sua battaglia è sostenuta anche dal consigliere civico Vacchi (Isv)

La via Emilia ad est della città, dove si è in attesa della ciclabile

La via Emilia ad est della città, dove si è in attesa della ciclabile

Imola, 21 agosto 2016 – È arrivata a quota duemila firme la petizione per il prolungamento della ciclabile in via Emilia Levante, fino a via Gratusa, lanciata a luglio da alcuni residenti della zona. Chiedono, come ormai noto, il classico ‘ultimo sforzo’. Ma mai come questa volta decisivo. A fronte dei nove chilometri di pista già esistenti da Toscanella all’Hotel Olimpia, infatti, a chi si muove sulle due ruote mancano solo gli ultimi 850 metri, lungo però una delle strade più pericolosi e senza alternative dell’intera città.

Così nelle scorse settimane i residenti hanno incontrato l’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità Roberto Visani, che si è impegnato a valutare il progetto. E ora, a sostenere la loro battaglia, c’è anche il consigliere comunale Nicolas Vacchi (Insieme si vince), che dai banchi della minoranza prova a spronare la Giunta. «Sono ormai più di 15 anni che l’amministrazione promette il prolungamento – ricorda il civico –. Le zone della frazione di Zello, Tre Monti, via Gratusa, fino alla discarica di Via Pediano, non hanno una reale alternativa per raggiungere il centro della città, automobile esclusa».

E così, «per meno di un chilometro di ciclabile – osserva Vacchi –, ogni giorno si mettono in condizioni di pericolo tutti quei cittadini che da queste zone periferiche devono spostarsi in bicicletta». La strada, come rimarca l’esponente della minoranza, «è chiaramente una fra le più pericolose: percorsa ad alta velocità e presenta una grande curva spingente all’esterno, in salita». Inoltre, «esiste un pericoloso dislivello fra la carreggiata asfaltata e la banchina adiacente, sterrata, sconnessa e piena di buche».

In poche parole, essendo utilizzato anche dai camion per il trasporto dei rifiuti da e verso la discarica, «quel tratto stradale è veramente pericoloso – ribadisce il civico –. E senza una ciclabile isola i cittadini di Zello». Per questo motivo, Vacchi incalza la Giunta. «Ritengo poco onesto questo immobilismo dell’amministrazione comunale che continua a dire ‘qualcosa faremo’ – è il pensiero del civico – . Diamo risposte concrete, solo in questo modo avranno senso i tanti progetti di incentivazione dell’uso delle biciclette come mobilità alternativa all’auto. Per amministrare ci vuole coerenza: se si incentiva la bicicletta in centro, bisogna incentivarla anche per le frazioni».

Infine, per quanto di sua competenza, il consigliere di minoranza promette battaglia. «Mi impegno a presentare un documento – annuncia Vacchi – che verifichi se il bilancio comunale prevede questa opera pubblica di piccola entità oppure se fino ad oggi si è trattato di belle promesse. È ora di passare ai fatti per garantire la sicurezza civica anche su queste strade».