Profughi, il Governo sblocca un tesoretto di 640mila euro

Progetto Sprar, l’esito del bando del Viminale. Previsti tra i dieci e i quindici nuovi arrivi sul Santerno

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Imola (Bologna), 26 luglio 2016 - Il Circondario imolese si piazza al decimo posto e il ministero assegna all’ente di via Boccaccio 643mila euro per l’accoglienza di 30 profughi. È stato pubblicato l’esito del bando con cui il Viminale mette a disposizione fondi europei rivolti agli enti locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza di richiedenti o titolari di protezione internazionale e umanitaria. Su 221 domande arrivate da tutta Italia, il progetto presentato dal Circondario si è qualificato decimo.

Ciò significa che dei 677mila euro necessari per sviluppare la proposta, 643mila arriveranno da Roma. I restanti 34mila saranno a carico dell’ente. Via Boccaccio, come tutti gli altri soggetti partecipanti, ha richiesto un contributo per la realizzazione di interventi di accoglienza integrata nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

In cosa consiste il progetto? «Si tratta di aprire 30 posti letto, puntando di proposito a un numero contenuto in quanto lo Sprar è un sistema di accoglienza volto a garantire possibilità di integrazione per richiedenti che desiderano rimanere sul territorio o ricongiungersi con le rispettive famiglie anche fuori dall’Italia», fanno sapere dal Circondario imolese.

Quindi il progetto si sviluppa «nel periodo in cui si definisce la posizione giuridico amministrativa del soggetto, due anni circa, durante cui si opera affinché la persona abbia l’opportunità di ripartire attraverso un progetto di vita autonoma, senza rimanere a carico della società in termini assistenzialistici. Motivo per cui è necessario lavorare su piccoli numeri».

I richiedenti asilo verranno aiutati ad «accantonare delle somme di denaro con cui al termine dei due anni possano realizzare i loro progetti di vita in maniera indipendente». I 30 posti (uomini e donne) saranno distribuiti tra Imola e Castel San Pietro, comuni che dispongono di appartamenti per l’accoglienza. Ma di fatto i nuovi arrivi, almeno secondo i piani del Circondario, potrebbero essere «tra i 10 e i 15». Infatti, «l’obiettivo è favorire lo spostamento di alcuni ragazzi, già inseriti alla Pascola o al centro di Casalfiumanese, in modo da offrire loro una proposta più personalizzata», rende noto il Circondario. Altra caratteristica del progetto è «indurre tutti i potenziali gestori del territorio a lavorare in rete per usufruire delle possibilità organizzative che ognuno di loro mette a disposizione». Le assegnazioni sono in fase di definizione.