Imola, 9 luglio 2012 - GLI IMOLESI viaggiano di meno. E chi lo fa supera raramente la settimana di permanenza. La crisi economica si fa sentire anche sul budget fissato per le vacanze estive. Le agenzie di viaggio disegnano un quadro leggermente più sbiadito rispetto alla stagione 2011.

Renata Dalfiume, responsabile di Bluvacanze in via Emilia 217 snocciola dei dati precisi: «Il nostro trend corrisponde a quello di tutta Italia. Parliamo di un calo delle vendite che si aggira attorno al 30%. Ora stiamo lavorando sotto data, cioè la settimana prima della partenza. Stanno andando bene le crociere sul Mar Rosso, alle Baleari, in Grecia mentre, a lungo raggio, gli Stati Uniti e la Thailandia sono abbastanza gettonati. In Italia la Sardegna è calata perché ha prezzi alti, mentre sono aumentati i viaggi in Sicilia e anche la Puglia non va male. Ci sono state richieste pure per la Versilia e, per la fine dell’estate, per Argentina e Isola di Pasqua. La durata del soggiorno è sull’ordine dei sette giorni, qualcosina sulle due settimane».
 

MICHELA Mascia dell’agenzia ‘Tra Sogno e realtà’ in viale Rivalta 49/a fa a sua volta il punto: «Si lavora leggermente meno rispetto all’anno scorso. Vanno molto la Grecia e la Spagna. Per i viaggi di nozze le mete preferite sono Stati Uniti, Polinesia, Australia e Nuova Zelanda. Da noi vanno di moda i soliti posti come Puglia, Sardegna e Sicilia. Un pacchetto che ha successo è il week end a Gerusalemme che comprende volo, trasferimento, guide e hotel. Il periodo di permanenza è una settimana». Ivan Fusari, dipendente dell’agenzia viaggi Santerno di via Galeati fa il quadro della situazione: «Come l’anno scorso il flusso è stabile. Gli Stati Uniti, a livello di posti lontani, vanno per la maggiore mentre, tra i più vicini, vendono Grecia, Spagna e Mar Rosso. In Italia c’è stata un’impennata della Sicilia con Lampedusa e le isole Eolie. La durata è di una settimana, per chi va a lungo raggio 15-20 giorni. Sono richiesti i pacchetti per i centri benessere in particolare sui laghi. Tra le mete alternative troviamo i pellegrinaggi. La gente che va via numericamente è la stessa, ma sta lontano da casa meno giorni perché il budget è più ridotto. Le crociere vanno bene, anche se sono fermi Egitto e Tunisia».
 

CRISTIANA Guastaroba della Bedford in via Quaini, 33 è realista: «Dai primi di luglio la situazione si è sbloccata, ma giugno è stato un mese strano a causa dello sconvolgimento economico. Ora vanno molto i last minute. La Spagna funziona ma è cara, la Grecia va a rilento. Torna il Mar Rosso e sono gettonate le capitali nordiche come Stoccolma e Copenaghen. In Italia molta Puglia, abbastanza Sicilia mentre la Sardegna è ferma. Piacciono gli Stati Uniti. Le crociere sul Mediterraneo sono bloccate a causa dell’‘effetto Schettino’. Le gente sta via di media una settimana, ma c’è chi non disdegna i 10 o 15 giorni».
 

Mirko Melandri