Libro su Rachele Mussolini, altolà dell'Anpi. Salta la presentazione

Solaroli: "Inopportuno a Imola". Gli organizzatori: "Non c’è politica"

Bruno Solaroli, presidente dell’Anpi Imola

Bruno Solaroli, presidente dell’Anpi Imola

Imola (Bologna),  19 febbraio 2016 - Un ginepraio in cui si sono ingarbugliati un po’ tutti. E alla fine (nel 2016) la presentazione del libro è saltata. Un evento raro per Imola, forse il primo. Venerdì 26 febbraio, al River Side, doveva andare in scena un incontro con una delle autrici di ‘Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini’. Edda Negri Mussolini, nipote del Duce e figlia della sua ultimogenita e di Nando Pucci Negri, avrebbe parlato del libro (scritto a quattro mani con la giornalista Emma Moriconi) dedicato a sua nonna Rachele, moglie di Benito Mussolini. Il cognome però infiamma la polemica sul Santerno. Alcuni appartenenti alla sinistra radicale si scatenano su Facebook, mentre dall’Anpi arriva un sonoro altolà. E così i promotori della tappa imolese – una tra tante, la prima a essere cancellata – fanno un passo indietro «per non urtare la sensibilità di nessuno». E dire che sarebbe stato il primo degli appuntamenti culturali del locale di via Pirandello.

Coraggiosi, gli organizzatori, ma non al punto di tirare dritto. Per gli ex partigiani «appare inopportuna la presentazione del libro a Imola, città medaglia d’oro per la Resistenza, con la presenza della nipote e della giornalista Emma Moriconi (scrive sul Giornale d’Italia diretto da Francesco Storace, ndr). Un’iniziativa che viene presentata come atto di apertura degli eventi della prossima stagione e che quindi ne dà un’impronta», si legge nella nota diffusa. In un secondo momento, il presidente Bruno Solaroli puntualizza: «Non è un processo alle intenzioni, ma la partenza non mi sembra buona. Non capisco l’obiettivo: si vuole far diventare il locale un punto di riferimento dei giovani imolesi di destra?» si chiede l’ex parlamentare, che però ammette di non aver letto il libro. «Quando si tratta di certi personaggi storici – rincara – non si può astrarre il solo profilo privato rendendolo avulso da qualsiasi considerazione pubblica, dunque politica».

Non la pensa così il giornalista Mattia Grandi, ideatore della serata ormai cancellata: «Io il libro l’ho letto ed emerge la figura di una donna, la classica azdora romagnola, moglie di Mussolini ma che viene tradita più volte. Nonostante questo cresce cinque figli. E la politica non entra minimamente nel racconto». Peraltro il romanzo «è un best seller di Minerva Edizioni, ha già venduto 6mila copie, è in seconda ristampa, ed è stato recensito dai maggiori quotidiani nazionali». Perché la revoca dell’iniziativa? «Se la facessi in biblioteca – spiega – non ci sarebbero problemi, ma non credo sia giusto esporre un locale pubblico che viene, tra l’altro, rilanciato dopo tempo». «Se qualcuno si è sentito offeso, non era nostra intenzione» dichiara il gestore del River Domenico Amoruso.