Regione, sbarca il comitato pro Balzani

‘Imola Migliore’ boccia Manca. Intanto Poli e Castellari fanno l’occhiolino al consiglio

Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì (Foto Fantini)

Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì (Foto Fantini)

Imola (Bologna), 15 agosto 2014 - Attendono di conoscere i nomi dei candidati alla presidenza per prendere una posizione. Lo ripetono come un mantra, nel Pd, come se annunciare pubblicamente il proprio gradimento per un politico o per un altro, indipendentemente dalla sua reale possibilità di vittoria, fosse un disdoro. Questo, l’attendismo del tutti-sotto-coperta regala viale Zappi per il Ferragosto 2014, quando invece a inizio della prossima settimana le carte dovrebbero venire scoperte dai potenziali candidati democratici alla presidenza dell’Emilia-Romagna. E mentre il valzer dei nomi ritma le note dei vari Manca, Richetti, Bonaccini, Bianchi e compagnia danzante, l’unico volto ufficialmente in corsa – Roberto Balzani – getta l’ancora sul Santerno dove da pochissimi giorni è nato il suo comitato. Si chiama ‘Imola per Balzani’ e i contatti si trovano sul sito internet con tanto di riferimento ai social network dove è possibile seguire le iniziative del movimento.

L’associazione culturale ‘Imola migliore’ ha già fatto outing dichiarando il proprio sostegno alle primarie del 28 settembre per l’ex sindaco di Forlì. Della partita, secondo l’associazione, fanno parte anche Jacopo Lanzoni, Giuliana Zanelli, Simona Dall’Ara, Guerrino Frontali e Silvestro Gambi, ma la schiera è destinata ad ampliarsi.

«Per noi il sindaco Daniele Manca non rappresenta affatto il cambiamento, anzi è la continuità della linea Errani che rischia di portare in Regione il modello Imola che vogliamo contrastare – spiega Marina Giambi di ‘Imola migliore’ —. Il programma di Balzani lo condividiamo in toto, a partire dal libro bianco sulla sanità emiliano-romagnola, la linea del consumo zero del suolo e l’approccio diverso alle multiutility come Hera».

Intanto continua la rivendicazione sullo strumento primarie per il consiglio regionale. «Era il 5 dicembre 2013 quando, davanti all’assemblea dell’Unione comunale del Pd, dissi che volevo le primarie per i candidati al consiglio regionale — spiega Marcello Tarozzi, capogruppo Pd in consiglio comunale —. Sosterrò con forza questa scelta nel caso ci fossero più candidati». Candidati che forse ci sono già, come il vicesindaco Roberto Visani, Anna Pariani e non solo. «Faccio un lavoro che mi piace e continuo a farlo, ma non escludo di prendere in considerazione l’ipotesi – dice Roberto Poli —. In ogni caso, sono abituato così: le decisioni le comunico agli organismi di partito, non alla stampa».

Quanto alle primarie, «hanno un senso quando i soggetti protagonisti hanno avuto un rilievo nelle comunità di cui fanno parte perché portano i cittadini a votare». «Al momento non penso di candidarmi, anche se ho ricevuto in questi mesi attestati di fiducia in questo senso – aggiunge Fabrizio Castellari —. In ogni caso, ne riparleremo quando il quadro sarà più chiaro. Non sono in cerca di posti, non li ho mai chiesti, sono orgoglioso del lavoro a cui sono tornato, ma sono a disposizione del partito. Siamo quello che abbiamo fatto. Condivido la scelta delle primarie e voglio che la prossima tornata elettorale sia l’occasione per allargare il campo dei votanti del Pd così come fu per le Europee».