Scuola, è boom di stranieri. Alle Rodari sorpasso vicino

Carducci record: alle elementari si sfiora quota 60%

Alessandro Mirri

Alessandro Mirri

Imola, 9 febbraio 2016, Gli alunni stranieri sui banchi delle prime elementari imolesi sono ormai il 20 per cento. E alle Carducci, dove storicamente la presenza dei non italiani è più alta rispetto al resto della città, si arriva a quote record: quasi 6 su 10.

Il doppio di quanto previsto da direttive ministeriali comunque facilmente aggirabili dalle deroghe che scattano in caso di bambini nati nel nostro Paese (come accade a Imola). Ecco perché il Comune, negli ultimi cinque anni, ha destinato oltre 80mila euro all’istituto comprensivo 2 (del quale fanno parte le Carducci) solo per l’integrazione.

È quanto emerge dai dati diffusi ieri in commissione Scuola dall’assessore Giuseppina Brienza. Secondo le cifre fornite dall’amministrazione, oggi a Imola i bambini con cittadinanza straniera nati tra il 2005 e il 2009 sono 491. Di questi, solo 112 sono però arrivati in Italia in un secondo momento e necessitano dunque di interventi speciali di alfabetizzazione.

Tra glòi istituti con le percentuali più alte, oltre alle già citate Carducci (58% alle elementari e 46% alla materna), ecco le Rodari (21 e 48%), la materna Pulicari (36,5%) e le elementari Marconi (25%). Altro elemento chiave: più aumenta la fascia di età, più l’incidenza degli stranieri diminuisce: in quinta elementare al momento sono il 15,7% (95 su 604), in terza media si scende addirittura al 13,4% (79 su 512).

«Del tema degli alunni stranieri discutiamo da troppo tempo – commenta Alessandro Mirri (Ncd) –. Andrebbero ‘spalmati’ nelle altre scuole cittadine nelle quali ci sono quote di presenze del 6%. Altrimenti in quegli istituti ci sarà sempre qualcosa che non funziona, anche nella didattica». Una proposta simile arriva dal M5s. «Anche in caso di bambini nati qui ci sono dei problemi – assicura la grillina Claudia Resta –. Nelle famiglie d’origine non si parla italiano, ed è lì che cominciano le difficoltà».

Oltre all’assessore Brienza, che ricorda lo sforzo fatto dal Comune con i corsi di alfabetizzazione e mediazione alle Carducci, decisamente contrario alle richieste dell’opposizione anche il Pd. «Dobbiamo andare incontro alle esigenze delle persone, ma non possiamo legittimare le loro paure con interventi straordinari sui regolamenti scolastici o sullo stradario – avverte la dem Giulia Barelli –. Pensare situazioni ad hoc per le famiglie straniere è discriminatorio, anche perché il 90% dei bambini in questione è nato in Italia».