"Per avere più sicurezza sul territorio vanno unite le Polizie municipali"

Imola "chiama" gli altri nome Comuni. Castel San Pietro è già d'accordo

Vigili urbani (foto Donzelli)

Vigili urbani (foto Donzelli)

Imola, 13 agosto 2014 - Il precedente non fu dei migliori. Quando nel 2005 i cinque Comuni di Castel Guelfo, Castel San Pietro, Dozza, Medicina e Mordano decisero di dar vita al Corpo unico di Polizia municipale non immaginavano certo che, solo quattro anni dopo, avrebbero fatto a gara per abbandonare una nave alla deriva, travolta dallo scandalo della ripartizione delle multe e dalle polemiche sulla reale efficacia di un servizio che portava un vigile a presidiare territori ‘lontani’ che non conosceva. 

Ora però la sfida si ripresenta, ma a livello circondariale. E’ Imola stavolta a buttare l’amo. Lo ha fatto anche poche settimane fa in consiglio comunale il vicesindaco con delega alla Municipale, Roberto Visani. E a settembre, quando il neo comandante imolese Vasco Talenti prenderà servizio, tra le prime patate bollenti che si ritroverà sulla scrivania ci sarà anche questa.

«E’ vero, l’esperimento della Cinque Castelli è naufragato – ricorda Visani —, ma vicino a noi ci sono realtà, come l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, che funzionano bene avendo associato il servizio. Di questi tempi, accorpare le funzioni amministrative significa liberare agenti da poter mettere in strada. Un Circondario istituito per legge regionale non può rimanere indietro nelle funzioni associate.Tra l’altro, in tema di Città metropolitana, resta da chiarire che fine farà la Polizia provinciale: uomini e mezzi potrebbero benissimo venire trasferiti ai Comuni».

Sul tema del servizio unico di Municipale il consigliere d’opposizione a Castel Guelfo Brigida Miranda (La tua Castel Guelfo) ha già presentato una mozione al Circondario e il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti ha già le idee ben chiare sul da farsi: «Sono un fautore della revisione delle gestioni associate e credo che dovremo muoverci tutti e 10 Comuni insieme – dice —. La Cinque Castelli non ha funzionato più per inadempienze dei singoli che per la validità del progetto. Intanto stiamo lavorando sulla formazione dei nostri agenti».

Castello, tra l’altro, dovrà scegliere del proprio futuro entro il 2017. Il Corpo di polizia attuale, con 15 agenti e un comandante, non potrà sopravvivere così com’è. La legge regionale 24 del 2003 indica in 30 il numero minimo di unità necessarie a costituire un Corpo, diversamente si parla di Servizio di polizia municipale che è soggetto a un numero molto minore di obblighi. Nel 2012 la Regione, con la legge 21, ha indicato il Circondario imolese come ambito ottimale per l’accorpamento delle Municipali e la creazione di un unico Corpo che, se non avverrà entro il 31 dicembre 2017, porterà al declassamento della Pm castellana a semplice Servizio.