Tra rumore e silenzio

Marco Signorini

Marco Signorini

Imola, 26 ottobre 2014 - «Perché costringete a chiudere la discoteca delle Acque Minerali e invece lasciate che l’autodromo sfondi i nostri timpani?». E’ la domanda che molti nostri lettori, scrivendoci, rivolgono all’amministrazione comunale e l’argomento del contendere, ovviamente, è sempre il solito: il rumore.

Quel rumore che ha spinto a sospendere le autorizzazioni al locale ma che – questa è la perplessità di chi abita vicino al circuito – sembra risultare nei limiti di legge per le attività motoristiche del Dino e Enzo Ferrari.

Il nodo è lo stesso: come tenere ‘viva’ una città offrendo occasioni di divertimento e svago e come, allo stesso tempo, garantire il sacrosanto diritto al riposo di chi vi abita.

Un equilibrio molto sottile e difficile da trovare. Ma bisogna pur provarci.

Perché la parola chiusura, già di per se negativa, porta a una conseguenza ancora più grave: la perdita di posti di lavoro. E in un periodo come questo non possiamo permettercelo.

Una soluzione, soprattutto per il nodo autodromo, può e deve essere trovata, con la partecipazione dei cittadini e la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte.