Formula Imola denuncia chi ha divulgato gli atti riservati con la Barley Arts

La querelle è legata all’esclusiva dell’organizzazione degli eventi da parte del promoter. Due consiglieri d’opposizione hanno chiesto l’accesso agli atti, coperti secondo la spa da un vincolo di riservatezza

Sulla divulgazione del contratto tra autodromo e Barley Arts è in atto una battaglia legale: Formula Imola sporge denuncia

Sulla divulgazione del contratto tra autodromo e Barley Arts è in atto una battaglia legale: Formula Imola sporge denuncia

Imola, 15 gennaio 2017 - Una denuncia all’autorità giudiziaria, in quanto «sono stati rilevati comportamenti fortemente lesivi degli interessi della società». È la mossa di Formula Imola, partecipata all’85% da Con.Ami, dopo la pubblicazione sul Carlino del contratto siglato tra la realtà che gestisce l’autodromo e Barley Arts per l’organizzazione all’Enzo e Dino Ferrari di concerti nel triennio 2015-2018. Il documento in questione è divenuto di grande interesse quando il promoter ha minacciato vie legali per la presunta violazione dell’esclusiva a causa dello show dei Guns N’Roses, targato Live Nation, il 10 giugno 2017.

Sottoscritto quasi due anni fa in vista dell’arrivo degli AC/DC sul Santerno, l’accordo, richiesto nelle scorse settimane da Simone Carapia (FI) e Nicolas Vacchi (Isv) attraverso un duplice accesso agli atti, «è stato consegnato pur essendo sottoposto a vincoli di riservatezza», segnalano da Formula Imola. Il riferimento è al fatto che, in base al Testo unico degli enti locali, i consiglieri comunali hanno sì diritto a ottenere dagli uffici tutte le informazioni utili all’espletamento del proprio mandato ma, nei casi «specificamente determinati dalla legge», sono tenuti al segreto. E secondo Formula Imola, che ha presentato querela contro ignoti, tale vicenda ricade proprio in questa fattispecie.

Detto che il nostro giornale potrebbe essere entrato in possesso del contratto anche tramite altri canali, la linea di Formula Imola, alla quale solo un anno fa il Tar aveva imposto di fornire ai consiglieri tutte le carte che la riguardano proprio in virtù dello status di partecipata da un ente pubblico, è chiara: «I soggetti politici sono tenuti ad una gestione degli atti che non sia pregiudizievole della attività commerciale e imprenditoriale» della Spa. In parole ancora più nette: la diffusione dei dettagli relativi al contratto, cifre comprese, potrebbe in qualche modo danneggiarla. Il rischio che le intese future diventino pubbliche potrebbe infatti, sempre secondo Formula Imola, generare una «sfiducia generalizzata» nei confronti della Spa, «arrivando al rischio tangibile di compromettere importanti eventi internazionali».

E ci sarebbe un «conseguente gravissimo danno anche per la città». Per questo Formula Imola si riserva ora di «adottare ogni ulteriore tutela a livello civilistico». Dal canto suo, il presidente Uberto Selvatico Estense parla di «metodologia censurabile di utilizzare la propria funzione istituzionale per meri fini speculativi politici». Un sistema che «mina la credibilità della società e mette in discussione il rapporto nei confronti dei suoi interlocutori. Non si vuole – conclude – contestare il diritto di accesso agli atti dei consiglieri e la loro funzione di legittimo controllo, ma l’uso assolutamente irresponsabile che viene fatto di questo diritto».