Olimpiadi Rio 2016, Polieri: "Ho centrato l’obiettivo. Sono contentissima"

Dopo lo stop nella semifinale dei 200 farfalla, l’atleta dell’Imolanuoto racconta le sue Olimpiadi

Alessia Polieri, portacolori dell’Imolanuoto

Alessia Polieri, portacolori dell’Imolanuoto

Imola, 11 agosto 2016 – Non poteva proprio chiedere di più a questi Giochi olimpici Alessia Polieri. Al debutto a cinque cerchi la farfalla di Imola si congeda da Rio 2016 con la semifinale dei 200 farfalla, momento vissuto con gioia ed emozione a coronamento del grande lavoro di un’intera stagione agonistica.

Alessia Polieri, obiettivo raggiunto?

«L’obiettivo dell’anno era qualificarsi ai Giochi. Dopo il tempo di Londra è diventato entrare in semifinale qui a Rio e direi che l’ho centrato in pieno».

Contenta del risultato o si poteva fare di più in semifinale?

«Avessi nuotato con un tempo simile a quello di Londra non sarebbe cambiato nulla se non che sarei stata più vicina alla finale. Ma sono contentissima di tutto quello che abbiamo fatto».

Ha sentito un po’ di emozione al debutto in vasca?

«L’emozione c’era perché stavo disputando una qualificazione olimpica ma non più di tanto. Ero serena sulle mie capacità perché nei giorni precedenti avevo fatto tutto quello che dovevo fare. C’è stato, a dir la verità, un piccolo retroscena che ha fatto salire l’adrenalina: un paio d’ore prima di scendere in vasca avevo perso il pass e senza di quello non si gareggia. Per fortuna l’hanno trovato e me l’hanno portato e la cosa non mi ha destabilizzato più di tanto».

Vivere l’Olimpiade a contatto con i più esperti del gruppo azzurro ha aiutato a superare l’emozione?

«Diciamo che la vita al villaggio olimpico è molto dispersiva. Si fatica a stare in gruppo tutti assieme, anche in mensa, perché ognuno ha le gare in giorni diversi. Di certo il supporto e il tifo che arrivavano dalle tribune è stato bellissimo, sapevi di avere la squadra in corsia quasi nuotassero con te in acqua».

Come è stato vivere al villaggio olimpico? Ha incontrato altri atleti?

«Il villaggio olimpico è bellissimo e ho incontrato tanti atleti. Ad esempio le ragazze della ginnastica che già conoscevo, in particolare Carlotta Ferlito con cui avevamo fatto sei anni fa le olimpiadi giovanili. Ma ci sono molti atleti che sai già che non vedrai mai perché è come trovare un ago nel pagliaio: ad esempio è quasi impossibile trovare uno come Bolt».

Chiuso il capitolo gare cosa farà Alessia Polieri a Rio?

«Il Coni ci permette di stare fino al giorno successivo a quello della nostra finale dopodiché tornerò a casa, anche se mi sarebbe piaciuto assistere alla gara di Greg (Paltrinieri n.d.r.) nei 1500. Di sicuro farò un giro fino a Casa Italia, magari anche a vedere la statua del Cristo e poi tiferò i compagni dalla tribuna. Mi sarebbe piaciuto andare a seguire altri sport ma non so cosa riuscirò a fare negli ultimi due giorni».

Tanti l’hanno seguita da Imola. Vuole salutare qualcuno?

«Ho visto un po’ di foto ed è stato bello. Un saluto particolare è per i miei genitori che mi seguono da casa e i miei nonni che mi seguono da lassù».