Imola, la partita di calcetto finisce in rissa

Scintille tra l'Imolese 1919 e i veneti del Miti Vicinalis. "Il loro portiere ha fomentato la rabbia dei nostri tifosi", si lamenta il direttore generale della squadra di casa

Finale turbolento per l’Imolese 1919 che sabato pomeriggio ha perso 6 a 5 in casa contro Miti Vicinalis

Finale turbolento per l’Imolese 1919 che sabato pomeriggio ha perso 6 a 5 in casa contro Miti Vicinalis

Imola, 26 febbraio 2017 - E’ stato necessario l’intervento della polizia, ieri pomeriggio alla palestra Cavina, per scortare fuori incolumi gli arbitri della partita di calcetto di serie B tra Imolese e i veneti del Miti Vicinalis. E’ successo che l’incontro si è scaldato in maniera pressochè incontrollata verso la fine, quando il risultato è stato ribaltato dai trevigiani che alla fine hanno fatto bottino pieno: 6 a 5 per loro e tanta delusione per gli imolesi di mister Carobbi, che erano stati sempre in vantaggio (sono stati avanti 5-3).

«Gli arbitri dovrebbero cercare di fermare prima le provocazioni – attacca il direttore generale del settore calcio a 5 dell’Imolese 1919, Gianluca Matera – Abbiamo subito tre gol su rigore e uno su tiro libero. Tre dei nostri sono stati espulsi (due per doppia ammonizione, uno per fallo di mano), e ogni volta che i veneti segnavano il loro portiere si girava verso la tribuna occupata dai nostri tifosi esultando e facendo gesti. E’ chiaro che la tensione in questo modo sale. Al fischio finale, il loro portiere ha di nuovo esultato sotto gli spalti, e a questo punto la nostra panchina è scattata verso di lui».

«Non ci sono stati scontri – tiene a precisare Matera – Abbiamo evitato il peggio. Mi dispiace per lo sport, per il nostro movimento e per l’Imolese: questa non è l’Imolese calcio a 5. Noi lavoriamo per dare spazio ai giovani, investiamo sui giovani, lavoriamo duro e ci alleniamo come quelli di serie A. E non piace a nessuno essere sbeffeggiato».

«La gara è stata vanificata da quattro situazioni estreme – riprende Matera – Due erano discutibili. Ma chi va ad esultare sotto la tribuna avversaria deve essere ammonito, e il regolamento lo prevede. Chi si gira verso la tribuna fomenta, e così ha fatto l’arbitro, chi esulta girato verso la tribuna fomenta... Comunque è un fatto brutto e mortificante, per l’Imolese calcio essere parte di un evento del genere».

Di differente tenore il commento del dirigente dei veneti, Marco de Cicco, raggiunto sul pullman diretto in Veneto: «Si sono riscaldati gli animi – dice – E’ una cosa triste per lo sport. Ho visto un giocatore imolese che ha messo le mani addosso al nostro portiere, e ho visto qualche tifoso in campo. L’arbitraggio? Ma anche questo fa parte del gioco. Certo non mi aspettavo una bagarre del genere, ma penso che sia un po’ normale amministrazione per una partita un po’ accesa».