Superbike, "Imola è un tracciato ‘vecchio stile’, ma lavoriamo per il nuovo contratto"

Il ds della Superbike Lavilla: "La priorità è la sicurezza". Il dt Carrera: "Sì, quella può migliorare"

La marea di appassionati di Superbike ieri all’autodromo di Imola

La marea di appassionati di Superbike ieri all’autodromo di Imola

Imola, 14 maggio 2017 – La trattativa va avanti. E pur nella delicatezza del momento, se non ci saranno clamorose (quanto imprevedibili) rotture, il rapporto ormai consolidato tra la Superbike targata Dorna e l’autodromo Enzo e Dino Ferrari è destinato a proseguire anche in futuro. Ma prima, per accontentare il promoter spagnolo, bisognerà lavorare ancora una volta sulla sicurezza. Come del resto Imola ha già fatto abbondantemente nel corso di questi anni. E’ il quadro che viene fuori dalla chiacchierata nel paddock tra i giornalisti e i vertici del campionato mondiale dedicato alle derivate di serie. Il direttore sportivo Gregorio Lavilla e il braccio operativo del patron Carmelo Ezpeleta, il direttore esecutivo di Dorna, Daniel Carrera, oltre a parlare la stessa lingua dimostrano infatti di dipingere la tela utilizzando tratto simile e colori analoghi.

«Il nostro contratto con Imola scade quest’anno – ricorda lo spagnolo Lavilla, che è stato a lungo pilota proprio della Superbike –. Adesso stiamo discutendo del futuro. La cosa importante è che il tracciato abbia l’omologa Fim, noi abbiamo bisogno di quella. Una volta che c’è, il contratto può essere firmato». Ma che tipo di circuito è, secondo un grande protagonista della Sbk del passato, quello imolese? «E’ un tracciato ‘vecchio stile’, che sfrutta molto la planimetria della zona, e dunque ci sono molti saliscendi – osserva Lavilla –. Negli anni abbiamo lavorato molto insieme all’autodromo per potenziare i punti di accesso degli uomini della sicurezza: è un processo costante. Forse il circuito può sembrare sempre lo stesso, ma le cose sono migliorate molto. Siamo molto impegnati su questo».

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Parole simili quelle che arrivano da Carrera. «Ogni anno dobbiamo lavorare con il management del circuito per fare piccoli miglioramenti – insiste il direttore Sbk – perché la situazione non è al massimo. E’ vero che è omologato, ma ogni anno ci sono discussioni per implementare nuovi cordoli, provare a estendere la via di fuga e mettere più ghiaia e meno asfalto per ridurre il rischio di impatto del pilota sulla protezioni. Però, bueno, è un lavoro che si fa ogni anno. Abbiamo un contratto annuale che si deve rinnovare di volta in volta».

Ma a quanto pare la discussione con i vertici dell’Enzo e Dino Ferrari sembra viaggiare sui binari giusti. «Imola è un appuntamento importante per il campionato – ammette Carrera –. Abbiamo tanti sponsor e tante squadre italiane, vogliamo trovare la maniera di rinnovare. Però si devono fare sforzi da tutte le parti». E intanto il pubblico sembra rispondere ‘presente’ anche quest’anno. «C’è un incremento di presenze – conferma il direttore della Sbk –. Il report di mercoledì scorso parlava di un aumento del 10%. In linea generale questa è la quinta gara del mondiale, e in tutte abbiamo avuto una piccola crescita».