Treni, ridotte le fermate a Varignana. Scoppia la protesta

Castel San Pietro, il sindaco contro Rfi: "Decisione unilaterale" di Claudio Bolognesi

Treno (foto Ansa)

Treno (foto Ansa)

Castel San Pietro, 19 luglio 2014 - Con l'avvio del nuovo anno scolastico, 14 fermate in meno sulle 39 giornaliere alla stazione di Varignana-Osteria Grande. E’ questo il ‘regalo’ che Rfi ha consegnato, rigorosamente in busta chiusa, pervenuta due giorni fa in piazza XX Settembre, al Comune di Castel San Pietro. «Per inserire la fermata San Vitale — scrive Rfi —, 14 treni fermeranno nella nuova stazione al posto di quella di Varignana; il servizio su quest’ultima passa quindi da 39 a 25 fermate ogni giorno». E aggiunge, sempre Rfi, che «dai dati disponibili sono complessivamente coinvolti dalle soppressioni della fermata circa 40 viaggiatori». 

Poche righe sotto, al danno, si aggiunge anche la beffa, con Rfi che si rende «pienamente disponibile a concordare con il Comune di Castel San Pietro le azioni di comunicazione agli utenti per la parziale riduzione del servizio alla fermata di Varignana». A dir poco imbufalito il sindaco Fausto Tinti, che non sceglie la strada della diplomazia.

«Dire che siamo delusi è poco — osserva —. Siamo letteralmente infuriati per questa scelta che Rfi ha fatto senza aver avuto prima alcun confronto con noi, rendendoci partecipi soltanto a cose fatte». Cambia il tono, ma non la sostanza, nell’intervento dell’assessore competente, Tomas Cenni. «Riteniamo sbagliato il metodo e il merito. Inaccettabile questa decisione unilaterale. Allegato alla comunicazione — sottolinea — c’è uno studio sul quale mai siamo stati coinvolti. Per inserire questa nuova fermata di San Vitale la ricaduta sarà praticamente soltanto sulla nostra stazione di Varignana-Osteria Grande, in una frazione molto popolosa, che comprende complessivamente circa 7 mila potenziali utenti. Una frazione sulla quale questa Giunta ha intenzione di avviare nei prossimi mesi e anni progetti di riqualificazione sia dal punto di vista produttivo che della mobilità. Se questi sono i primi risultati del servizio ferroviario metropolitano, cominciamo male». Intanto Cenni prevede l’invio di una lettera a Rfi con l’auspicio che possa fare un (improbabile) passo indietro.

Anche i consiglieri Pd-Sic, intanto, attraverso Francesco Dall’Olio, cittadino di Osteria Grande, fanno sentire la loro voce. «Condividiamo lo sgomento del sindaco e dell’assessore Cenni per la comunicazione pervenuta — dicono —. Un fulmine a ciel sereno anche perché proprio ai cittadini che lo avevano richiesto in campagna elettorale avevamo promesso interventi migliorativi nelle due frazioni anche per quanto concerne la stessa mobilità, con potenziamento dei collegamenti stazione-centro. Ci auguriamo che Rfi faccia un passo indietro».

Claudio Bolognesi