Integrazione dei musulmani, non cambiamo le nostre abitudini

La lettera. Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Beppe Boni

Beppe Boni

Bologna, 27 novembre 2015 - Perché i politici devono sprecare risorse per integrare i musulmani, quando dovrebbero essere loro a desiderare più degli altri l’integrazione nel Paese che li ospita facendo vedere che rispettano le regole? Quelli che invece inseguono i soldi e le ambizioni di guerra, vanno messi in galera anzichè respingerli al mittente: prima o poi tornano e ci riprovano. Carlo Montecchi, Serramazzoni (Modena)

Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Winston Churchill non diceva che Hitler con le sue bombe voleva cambiare le abitudini degli inglesi ma ricordava ai suoi concittadini: «Noi dobbiamo continuare con il nostro lavoro e le nostre abitudini. Poi ai nazisti renderemo ciò che si meritano e di più». Questo per dire che chi viene nel nostro Paese deve accettare le regole che ci siamo dati e non dobbiamo essere noi a preoccuparci di modularle diversamente. Evitiamo, per esempio, di non fare il presepe a scuola per non urtare la sensibilità di chi professa altre religioni. La nostra storia si basa su radici cristiane e nulla dobbiamo ad altre fedi se non il rispetto. Sulla lotta al terrorismo l’Italia deve solo avere più coraggio e più decisione. Gli stumenti, come esercito, forze dell’ordine, intelligence, espulsioni esistono già. Dobbiamo però destinare più risorse alla sicurezza come prevenzione antiterrorismo.

beppe.boni@ilcarlino.net