Mercoledì 24 Aprile 2024

Iraq, primi raid francesi. Italia: "Non parteciperemo". Isis conquista 60 villaggi curdi

L'Eliseo fa sapere che seguiranno altre operazioni. Ankara apre le porte ai curdi in fuga dall'Isis

Iraq, via ai primi raid francesi (Ap)

Iraq, via ai primi raid francesi (Ap)

Parigi, 19 settembre 2014 - Sono stati effettuati i primi raid dei caccia francesi sull'Iraq: ne ha dato notizia l'Eliseo. I caccia Rafale si sono levati in volo per la prima volta stamane alle 9:40 e hanno puntato contro un deposito logistico dei terroristi islamici nel nord-est dell'Iraq. L'obiettivo è stato "colpito e interamente distrutto". Il comunicato ha precisato che ci saranno "altri raid" e che il Parlamento sarà informato la settimana prossima dell'"impegno delle forze francesi a fianco delle forze irachene e dei peshmerga" curdi.

ITALIA - Il ministro degli esteri Federica Mogherini esclude invece la partecipazione dell'Italia ai raid aerei contro l'Isis. "L'Italia sta ragionando sulla disponibilità a partecipare sul versante militare in termini di addestramento, sostegno logistico ed eventualmente di rifornimento in volo. Ma non alla partecipazione di operazioni come quelle che Francia e Usa stanno svolgendo". 

CONQUISTATI DAI JIHADISTI 60 VILLAGGI CURDI IN SIRIA - Intanto i jihadisti dell'Isis hanno preso il controllo di una quarantina di villaggi vicino Ain al-Arab, portando a 60 le località curde conquistate nelle ultime 48 ore nel nord della Siria. "Nelle ultime 48 ore hanno preso 60 villaggi, di cui una quarantina solo oggi. I combattenti curdi battono in ritirata", ha affermato Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale ci sono "800 abitanti di questi villaggi la cui sorte è sconosciuta".

ANKARA APRE LE PORTE AI CURDI IN FUGA DALL'ISIS - La Turchia ha aperto il proprio confine a centinaia di profughi curdi siriani in fuga davanti all'avanzata dei miliziani jihadisti dell'Isis nel nord della Siria. Le autorità di Ankara in un primo tempo avevano chiuso la frontiera davanti al nuovo afflusso di rifugiati siriani. Il premier Ahmet Davutoglu aveva ordinato di assisterli sul lato siriano del confine. "Abbiamo aperto la frontiera. Daremo ovviamente assistenza a questa gente: secondo le ultime informazioni sono 4mila", ha detto il premier Ahmet Dautoglu durante una visita ufficiale in Azerbaigian. Il capo del governo di Ankara ha aggiunto che "l'obiettivo principale" della Turchia è tuttavia "di aiutarli entro i limiti delle frontiere siriane". All'inizio della mattinata centinaia di civili curdi siriani erano stati fermati al confine turco. Le forze di sicurezza avevano anche usato gas lacrimogeni secondo la tv Cnn Turk. Poi Ankara ha deciso di lasciarli passare. La Turchia afferma di ospitare già oltre un milioni di profughi siriani, la cui presenza ha suscitato nelle ultime settimane tensioni con la popolazione locale in diverse città. La maggior parte dei civili in fuga dai villaggi curdi siriani attaccati dai miliziani Isis sono donne, bambini e anziani. Gli uomini sono rimasti per combattere contro i jihadisti. "Grazie alla Turchia, Dio vi benedica", ha detto in lacrime dopo avere passato la frontiera una giovane profuga, accompagnata da due bambini, davanti alle telecamere.