Iraq, le 'Sas' a caccia di John il boia. L'Isis ha giustiziato 100 jihadisti stranieri disertori

Da Londra la notizia che un intero squadrone Sas (Special Air Service) è stato deviato dall'Afghansitan all'Iraq per dare la caccia al boia di Foley, Sottloff, Kassig, Haines e Henning. Su di lui una taglia da 10 milioni di dollari. Il vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito: "Sito Isis con dominio italiano". Siria, giustiziati combattenti stranieri unitesi alla jihad che stavano tentando di scappare

Nel video dell'uccisione di Sotloff, il boia mostra la prossima vittima Alan Henning (Olycom)

Nel video dell'uccisione di Sotloff, il boia mostra la prossima vittima Alan Henning (Olycom)

 Roma, 20 dicembre 2014 - "L'Isis ha un proprio sito internet registrato con dominio italiano. Il portale è di proprietà di un polacco residente in Germania". Lo ha rivelato in un'intervista a un quotidiano il vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito, senatore di Area Popolare (Ncd-Udc). 

"Si tratta di un sito già sotto la lente di ingrandimento dell'intelligence. Su questi siti - ha riferito Esposito -vengono pubblicati i video dei martiri della Jihad, ma sono anche utilizzati per il merchandising che frutta all'Isis circa 200 milioni di dollari: il passaporto dello Stato islamico costa 12000 dollari, le magliette si vendono a 8 dollari, le bandiere a 7 e il libro ne costa 21".  

"La comunicazione - ha fatto notare il vicepresidente del Copasir - è la parte più importante dello Stato islamico per giocare la partita tra informazione e disinformazione. Al Baghdadi è il portavoce del Califfato, ma insieme a lui ci sono altri due imam: uno dedito alla comunicazione e l'altro all'ideologia. Questo sistema, una sorta di triumvirato - spiega Esposito - è replicato in ogni città e in ogni regione governata dall'Isis".  

"Il pericolo per l'Italia - ha evidenziato ancora il vicepresiodente del Copasir- arriva dai 'lupi solitari', si tratta di persone deboli che non hanno avuto il coraggio di di partire per la Siria. Sono loro che potrebbero commettere gesti eclatanti per apparire sui giornali, il problema - conclude Esposito - è che questi soggetti sono i meno identificabili per i nostri servizi di sicurezza che in questi anni stanno compiendo un grandissimo lavoro evitando sciagure per il nostro Paese".  

UNO SQUADRONE SAS A CACCIA DI JOHN IL BOIA  - Un intero squadrone di 60 teste di cuoio britanniche del 'Sas' (il temuto reggimento dello Special Air Service), inizialmente diretto in Afghanistan, è stato dirottate in Iraq per combattere Isis ma con una missione speciale: scovare e catturare od uccidere Jihadi John, l'autore delle decapitazioni degli ostaggi occidentali diffuse in video dagli jihadisti dello Stato Islamico. 

E' quanto rivela il tabloid Sun sottolineando che il cambio di destinazione si è reso urgente perché l'intelligence si è accorta che dopo aver perduto quasi 1.000 uomini tra Siria ed Iraq, Isis ha imparato a nascondersi meglio e quindi a sfuggire alle ricognizione aeree rendendo più difficili i raid aerei della coalizione a guida Usa. 

Jihadi John, identificato come un ex dj 24enne londinese, Abdel-Majed Abdel Bary, appare nei video in cui vennero decapitati gli americani James Foley (il 19 agosto), Steven Sottloff (2 settembre) e Peter Kassig (15 novembre) e i britannici David Haines (13 settembre) e Alan Henning (3 ottobre). Sulla sua testa pende una taglia da 10 milioni di dollari, imposta dal Senato Usa. 

ISIS: GIUSTIZIATI 100 COMBATTENTI STRANIERI CHE DISERTAVANO JIHAD - L'Isis ha giustiziato 100 dei combattenti stranieri che da vari posti del mondo avevano raggiunto le file dello stato islamico e che stavano cercando di tornare a casa abbandonando il quartier generale del califfato a Raqqa, in Siria. Lo riferisce il Financial Times citando fonti ben informate attive in zona.  Le fonti riferiscono che a Raqqa l'isis ha istituito una polizia militare per sorvegiare i gruppi di miliziani stranieri schierati elle fila dell'Isis. Sinora, sono sempre tali fonti a riferirlo, almeno "100 esecuzioni sono state accertate" e molti altri stranieri che hanno manifestato l'intenzione di lasciare la lotta sono stati invece messi in carcere.

CROCEFISSO SIRIANO FEDELE AD ASSAD  - I jihadisti dello Stato Islamico hanno giustiziato su pubblica piazza un siriano accusato di aiutare il regime di Damasco, fornendo le coordinate degli obiettivi da colpire. Lo riferisce Site, l'organizzazione Usa di monitoraggio dei siti islamisti. I jihadisti hanno infatti pubblicizzato un video in cui si vede l'accusato sfilare dinanzi alla folla; il filmato però si blocca nel punto in cui il boia tira la testa indietro e piazza il coltello sul collo dello sventurato. Il corpo senza vita, esposto su una croce, è stato poi fatto girare per le strade. 

UCCISI SEI JIHADISTI DELLO 'STATO DEL SINAI'  - Sei jihadisti dello 'Stato del Sinai' (ex Ansar Beit al Maqdis), legati ad Isis, sono rimasti uccisi in scontri con le forze di sicurezza nei distretti di Sheik Zuid e Rafah, nel nord della penisola egiziana. Lo riferiscono fonti della sicurezza locale, citate dai media di stato. Nel corso dell'operazione, altri 23 miliziani sono stati arrestati. Il gruppo Stato del Sinai, che ha recentemente giurato fedelta' allo Stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi, è ritenuto colpevole di numerosi attentati compiuti contro le forze di polizia e di sicurezza. 

DUE FOSSE COMUNI DI YAZIDI A SHINGAL - Due fosse comuni con almeno 70 corpi di yazidi (la minoranza religiosa esoterica irachena massacrata da Isis) sono state trovate nelle vicinanze della città di Shingal. Lo hanno annunciato i peshemerga curdi subito dopo aver strappato la città al controllo degli jihadisti sunniti di Isis che oltre Shingal avevano stretto d'assedio tutta la zona delle montagne di Sinjar al confine con la Siria.