Maurizio Landini in piazza a Roma (Dire)
Roma, 6 ottobre 2015 - Forse galvanizzato dall'accesa protesta dei lavoratori AirFrance, che ieri hanno letteralmente 'spogliato' un manager costringendolo a scavalcare a torso nudo un cancello per fuggire, il leader della Fiom Maurizio Landini, interpellato in materia nel salotto mattutino di Agorà su RaiTre condanna le aggressioni ai dirigenti ma rilancia: "Occupare le fabbriche? Sarei pronto a farlo per difendere il lavoro - assicura - Oggi qualsiasi azienda che chiude è persa per sempre. Per difendere posti di lavoro e crearne di nuovi siamo pronti a utilizzare, democraticamente come abbiamo sempre dimostrato, determinate azioni".
QUI PARIGI - Intanto in Francia i principali sindacati rappresentati nel gruppo Air France-Klm chiedono al governo di intervenire e scongiurare i licenziamenti prendendo "un impegno forte" per il suo riassetto. In una nota comune i sindacati ricordano che lo Stato è azionista al 17% della compagnia. Intanto sulla stampa il sindacato Cgt condanna le aggressioni ai dirigenti ma anche i licenziamenti: "Chi semina vento semina tempesta", scrivono. Sul fronte del Governo il ministro delle Finanze Michel Sapin sottolinea che l'aggressione al manager - video e immagini che hanno fatto il giro del mondo - offre un'immagine della Francia "che non è quella vera: le azioni commesse da una piccola minoranza del personale di Air France sono profondamente deplorevoli, sono state condannate da tutti i responsabili". Diversa la posizione di Jean-Fran‡ois Amadieu, professore alla Sorbona, secondo cui "in Francia esistono forme di radicalizzazione dei conflitti sociali, che sono sconosciute negli altri Paesi, in Germania e anche in Italia".
L'IRA DI HOLLANDE - Quelle contro i manager di Air France sono "violenze inaccettabili che ledono l'immagine" della compagnia, ha detto il presidente francese, Francois Hollande
VIDEO - Il momento dell'aggressione e la fuga