Libia in fiamme: "Incendio del deposito di carburante fuori controllo". Bengasi, 30 morti

A fuoco un deposito di carburante vicino l'aeroporto di Tripoli, colpito da un razzo. Ordinata l'evacuazione di massa. Il governo chiede aiuto al mondo

Sterminato incendio in Libia: si rischia la tragedia ambientale (Afp)

Sterminato incendio in Libia: si rischia la tragedia ambientale (Afp)

Tripoli, 29 luglio 2014 -  E' "ormai fuori controllo" l'incendio divampato domenica notte ad un deposito di carburante vicino l'aeroporto di Tripoli, colpito da un razzo, e poi propagatosi a una seconda cisterna. Il portavoce della National Oil Company (Noc), la compagnia petrolifera libica, denuncia che  anche"i vigili del fuoco si sono allontanati perché la situazione è fuori controllo". In totale sono in fiamme oltre sei milioni di litri di carburante. I depositi si trovano a 10 km dal centro della capitale. Il rischio ora è che le fiamme si propaghino ad una maxi-gazometro dove sono stoccati 90 milioni di litri di gas liquido. Il governo libico ha chiesto l'aiuto degli organismi internazionali per spegnere le fiamme. Non solo. Ha ordinato l'evacuazione degli abitati entro 3 km dall'incendio. L'esecutivo è tornato a chiedere alle milizie che si scontrano da due settimane per il controllo dell'aeroporto che depongano le armi immediatamente per facilitare il lavoro dei vigili del fuoco e ha addossato proprio alle milizie di Zintan e di Misurata la responsabilità per un'eventuale "tragedia ambientale".

TREGUA TEMPORANEA - Intanto è stata raggiunta una tregua temporanea tra le milizie libiche di Zintan e di Misurata che si affrontano da settimane per la conquista dell'aeroporto di Tripoli. Secondo quanto ha annunciato il consiglio locale di Tripoli tramite l'agenzia di stampa libica 'Lana', la tregua è di 24 ore e ha l'obiettivo di "consentire ai soccorritori di spegnere l'incendio che ha coinvolto due depositi di carburante lungo la strada che conduce dall'aeroporto alla capitale". 

SANGUE A BENGASI - Sono almeno trenta i morti provocati nelle ultime ore dai combattimenti tra forze speciali governative e milizie islamiste a Bengasi, seconda città della Libia e capoluogo della Cirenaica: lo hanno riferito fonti ospedaliere, secondo cui negli scontri sono intervenuti anche aerei da guerra.