Mercoledì 24 Aprile 2024

Morto Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo

Se ne è andato a 67 anni

Luca De  Filippo

Luca De Filippo

Roma, 27 novembre 2015 - Luca De Filippo, attore e regista teatrale italiano, nonché figlio di Eduardo, è morto a Roma a 67 anni. Aveva da poco festeggiato i 60 anni di palcoscenico. L'artista si è spento nella sua casa romana, dopo un ricovero d'urgenza in ospedale per una discopatia. Durante le visite l'attore ha poi scoperto di essere affetto da un male incurabile. La sofferenza lo ha accompagnato sia nelle ultime repliche di Non ti pago, la commedia di Eduardo andata in scena al teatro Augusteo di Napoli, sia durante il convegno che la Fondazione De Filippo aveva organizzato al Maschio Angioino per ricordare l'impegno di Eduardo a favore dei giovani a rischio. E proprio per le repliche al teatro Strehler di Milano di Non ti pago al suo posto, in compagnia, nel ruolo del protagonista don Ferdinando Quagliolo, fu preso da Gianfelice Imparato. Nell'ultimo periodo infatti De Filippo si muoveva con un bastone e il pubblico non ha potuto non notare i segni di stanchezza dell'attore.

Nato nella capitale nel 1948, dal celebre regista e dalla cantante e attrice torinese Thea Prandi, ha iniziato a recitare fin da molto piccolo. A sette anni, nel 1955, interpreta, infatti, Peppeniello in Miseria e nobiltà, di Eduardo Scarpetta, diretto dal padre. Ma la sua carriera vera e propria inizia a vent’anni, con Il figlio di Pulcinella di Eduardo (regia di Gennaro Magliulo), usando lo pseudonimo di Luca Della Porta, a cui è seguita un’intensissima attività. Molti i lavori fatti insieme al padre, sia in teatro che per la televisione: Sabato domenica e lunedì, Filumena Marturano, Non ti pago, Napoli milionaria!, Il sindaco del rione Sanità, Uomo e galantuomo, Natale in casa Cupiello, Le voci di dentro. 

Nel 1981 fonda una propria compagnia teatrale, con cui scelse di confrontarsi anche con molti dei grandi maestri della storia del teatro: da Molière a Pinter, a Beckett, da Scarpetta a Pirandello. "Non ho fantasmi di cui liberarmi - rispondeva a chi lo interrogava sul rapporto col padre -. Con Eduardo abbiamo avuto le nostre litigate. Ma averlo avuto accanto è stato un privilegio di cui sono orgoglioso, come lo sono di appartenere a una famiglia che fa teatro da tre generazioni". Luca De Filippo insegnava anche recitazione ai "ragazzi del san Ferdinando". Da poco aveva anche accettato di dirigere la scuola dello Stabile napoletano. Dal 2008 era presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, nata in seguito alla donazione del Teatro San Ferdinando alla città di Napoli da parte della famiglia De Filippo. Fondazione che persegue finalità culturali ed è attiva in ambito civile e sociale a favore di ragazzi a rischio per i quali appunto Luca si impegna, come già suo padre, promotore della legge regionale n. 41 del 1987, nota come "legge Eduardo".

Numerose anche le apparizioni cinematografiche e televisive: I giovani tigri (1967) di Antonio Leonviola, la serie televisiva diretta da Mino Guerrini Quel negozio di piazza Navona (1969), Petrosenella e Le scene di Napoli (1982), la serie Naso di cane di Pasquale Squitieri con Claudia Cardinale (1985), Il ricatto, diretto da vari registi, interpretato, tra gli altri, da Massimo Ranieri e Kim Rossi Stuart, Sabato, domenica e lunedì (1990) di Lina Wertmüller, con Sophia Loren, la versione televisiva, insieme a Lello Arena, di Uscita di emergenza (1992) di Manlio Santanelli, la miniserie Mannaggia alla miseria di Lina Wertmüller (2010); e i film Come te nessuno mai di Gabriele Muccino (1999) e Venuto al mondo di Sergio Castellitto (2012) con Penelope Cruz.

Luca De Filippo lascia tre figli, Matteo, Tommaso e Luisa, avute da due diverse compagne, e Carolina Rosi, anche lei figlia d'arte, del regista Francesco Rosi, con la quale si era sposato nel 2013 e ha condiviso tante avventure teatrali.