Corridonia: folla in lacrime per l’addio ad Adriano Diamanti

In centinaia al funerale del giovane papà stroncato dalla malattia. Il parroco: «Dico grazie a Dio per avermi fatto conoscere questa persona»

Dolore e lacrime per la morte di Adrianto Diamanti (foto Calavita)

Dolore e lacrime per la morte di Adrianto Diamanti (foto Calavita)

Corridonia (Macerata), 24 novembre 2014 - Una città intera si è fermata, ha pianto, si è commossa. Oggi pomeriggio a Corridonia si è celebrato il funerale di Adriano Diamanti, il giovane papà di 37 anni morto sabato notte a causa di una terribile malattia. E la chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato non è riuscita a contenere tutti.

A celebrare la funzione il vice parroco don Pasteur Manirambona, insieme ad altri sette preti e diaconi. I banchi della navata centrale erano gremiti, presenti anche il sindaco Nelia Calvigioni, altri rappresentanti dell’amministrazione, i militi della Croce Verde a cui sono state devolute le offerte, i compagni di squadra della Every Day.

Nessuno è voluto mancare per stringersi intorno alla famiglia, la moglie Cristina, i due figli di cinque anni Tommaso e Filippo, i fratelli Daniele e Alessia, la madre.

Davanti l’altare una bara semplice, nessuna foto, solo fiori. E ai lati da una parte i compagni d’asilo dei figli, dall’altra gli amici che hanno formato un coro. L’omelia è toccata a padre Massimo Giustozzo, della Basilica di San Nicola di Tolentino. «Devo tanta riconoscenza a Dio – ha detto il prete – per avermi fatto conoscere questa persona».