Sfama una volpe e diventano amici

L’animale arriva quando ha fame, Beccacece da un anno lo nutre

Sergio Beccacece con la sua amica volpe  mentre le dà da mangiare

Sergio Beccacece con la sua amica volpe mentre le dà da mangiare

Recanati (Macerata), 29 luglio 2015 - Una volpe per amico: è il curioso e del tutto originale rapporto che si è creato da qualche tempo fra il recanatese Sergio Beccacece, noto personaggio locale, già assessore ai servizi sociali e sanità e oggi direttore del corso di storia locale all’Università Permanente, con questo animale, per sua natura poco socievole, diffidente e guardingo, soprattutto nei confronti dell’uomo. Oggi, invece, lo stato di confidenza fra i due è tale che la volpe non esita ad avvicinarsi al suo amico uomo sino a mangiare dalle sue mani e lui, in attesa della sua immancabile ed ormai puntuale visita nella sua abitazione di montagna, ha sempre del cibo pronto da porgere.

Beccacce, per non indurre qualche male intenzionato a far del male alla volpe, non vuole rivelare il luogo di questi incontri. Tutto ha inizio circa un anno fa quando l’uomo, al calar del sole, nota fra la vegetazione due occhi luccicanti che lo fissano con una certa insistenza e timore. E’ la volpe che non osa avvicinarsi anche se è in cerca di cibo ed è affamata. Quanto abbia fame lo scopre di lì a poco tempo quando, in una sera d’inverno, l’animale, denutrito e stanco, viene sorpreso nascosto fra la neve. Beccacece si avvicina e, raccogliendo alcuni avanzi della cena, glieli pone vicino. Da quel momento sboccia fra i due un sentimento di vera amicizia.

«Sicuramente – dice Beccacece –, non si tratta di amicizia ma solo di una frequentazione con me e mia moglie dettata dalla ricerca di cibo, quindi interessata. A me sta bene anche così perché la cosa mi diverte». Ormai la volpe non manca mai di farsi vedere ogni volta che i suoi benefattori vengono a passare, di solito verso il fine settimana, qualche ora nella loro casa dei montagna. Si avvicina senza neanche più timore facendosi ben capire che è lì in cerca di qualcosa da mettere sotto i piccoli ma affilatissimi denti. E se, come è capitato, Beccacece si addormenta fuori di casa, sulla sdraia, lei gli afferra il bordo dei pantaloni strattonandolo come a dire «Beh, che fai oggi, non mi dai retta? Mi fai stare a digiuno?».

Quell’animale è entrato oramai nella sua vita e l’attesa di rivedersi è reciproca e Beccacece non nasconde che la vive con una certa apprensione che a quella simpatica volpe possa, cioè, capitare qualcosa di brutto nella sua vita libera e selvaggia.