Anziano al Pronto soccorso, attesa record: oltre 12 ore

Un 87enne "parcheggiato" sulla lettiga

Pronto soccorso (foto Calavita)

Pronto soccorso (foto Calavita)

Macerata, 26 settembre 2014 - Oltre dodici su una lettiga del Pronto soccorso. Storie di ordinaria attesa nella struttura cittadina, ma che infastidiscono sempre di più. Soprattutto se, come in questo caso, ad aspettare per così tanto tempo è un anziano, un 87enne di Sant’Egidio di Montecassiano. E stavolta, probabilmente, è un record.

«Il medico di base — raccontano i familiari — lo ha visitato in mattinata e ci ha consigliato di chiamare un’ambulanza per il trasporto al Pronto soccorso. Quindici giorni fa era caduto riportando la crinatura di una costola. Negli ultimi giorni non riusciva più ad alzarsi dal letto e non mangiava praticamente niente. Così, appunto, il medico ha optato per il ricovero». Ma tra la volontà del dottore e un letto in reparto, c’è appunto il Pronto soccorso, nel quale si sa quando si entra, ma mai quando si esce. E infatti l’87enne è arrivato alle 10, è stato subito sottoposto alle analisi del sangue. Sembrava un buon inizio, e invece l’uomo è stato poi parcheggiato nell’anticamera, in una brandina sulla quale è rimasto fino alle 16.30 circa. 

«Gli hanno fatto una radiografia — raccontano ancora i parenti — poi lo hanno lasciato ancora lì ad aspettare. E’ incredibile: stiamo parlando di una persona anziana, malata e che è stata anche operata al cuore». L’attesa è ulteriormente proseguita fino alle 20.30, quando i medici hanno sottoposto l’uomo a un’ecografia. «E non ricordavano di aver fatto le analisi del sangue al mattino», dicono i familiari. Dopo l’esame, di nuovo sulla lettiga. Alle 22.30 l’uomo era ancora lì, in attesa di una diagnosi, un verdetto, un ricovero. Dodici ore e mezzo non sono bastate. Incredibile, ma purtroppo vero.