Bimbo ucciso dalla madre, scelto il rito abbreviato: si torna in aula il 23 settembre

E' cominciato il processo che vede imputata Debora Calamai, la donna che il 24 dicembre scorso ammazzò il figlio 13enne a San Severino

Debora Calamai insieme al piccolo Simone

Debora Calamai insieme al piccolo Simone

òMacerata, 7 luglio 2015 - Si svolgerà con rito abbreviato il processo che vede imputata Debora Calamai, la donna che il 24 dicembre scorso uccise il figlio 13enne Simone Forconi a San Severino Marche. Lo ha deciso il Gup Chiara Minerva su richiesta dei difensori dell'imputata, Tiziano Luzi, Maria Cavallaro e Simona Tacchi.

L'udienza è stata rinviata al 23 settembre, quando probabilmente si deciderà che la donna non può essere processata a causa delle sue precarie condizioni psichiche, per cui dovrà essere sottoposta a speciali cure in una struttura adeguata. Ora è in un reparto del carcere di Castiglione delle Stiviere.

In tal senso, gli avvocati difensori hanno poi depositato una perizia di parte, dello psichiatra Marco Ricci Messori, che sostanzialmente concorda con le conclusione di quella eseguita in carcere in incidente probatorio, in cui si sostiene che Debora Calamai, al momento del delitto, non era in grado di intendere e di volere. Nel corso dell'udienza il padre del piccolo Simone Forconi, la zia e i nonni, si sono costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Lucia Panzini.