Banca Marche, chiesto il rinvio a giudizio per Bianconi, Casale e Degennaro

La richiesta della Procura di Ancona: l’accusa è corruzione tra privati

Massimo Bianconi

Massimo Bianconi

Macerata, 27 gennaio 2016 - Caso Banca Marche: chiesto il rinvio a giudizio per l’ex dg Massimo Bianconi, l’imprenditore Vittorio Casale e Davide Degennaro, presidente di Interporto Puglia, indagati per corruzione tra privati. La Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio, nell’inchiesta stralcio sul buco dell’istituto di credito. L’udienza davanti al gup è stata fissata per il primo marzo.

Con l’avviso di chiusura indagini la Finanza aveva sequestrato beni per 15 milioni di euro riconducibili ai tre indagati. Una più ampia indagine, per la quale si attende la chiusura, coinvolge 37 indagati (uno deceduto) tra ex amministratori di Banca Marche e di Medioleasing, componenti del vecchio cda e imprenditori, accusati a vario titolo di reati che vanno dall’appropriazione indebita alla corruzione tra privati, falso in bilancio e in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza. In 12 devono rispondere di associazione per delinquere.