Biblioteca di Casa Leopardi, il tesoro del poeta guardato a vista dalle telecamere

Recanati, installato un sistema avanzato di videosorveglianza per proteggere oltre 20mila volumi

Recanati, il conte Vanni Leopardi e la contessa Olimpia con il vicepresidente della Fondazione Enzo Hruby

Recanati, il conte Vanni Leopardi e la contessa Olimpia con il vicepresidente della Fondazione Enzo Hruby

Recanati (Macerata), 27 marzo 2015 - La Biblioteca di Casa Leopardi e il suo straordinario patrimonio culturale da oggi verranno protetti dalle nuove e più avanzate tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza grazie ad un progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby.

La Biblioteca di Casa Leopardi è stata aperta al pubblico nel 1812 e ha rappresentato per il padre del poeta e per i suoi figli un impegno lungo una vita, protratto nei duecento anni successivi dagli eredi, che hanno mantenuto e valorizzato la Biblioteca e la raccolta di oltre 20mila volumi in essa custoditi.

L’intervento si è concretizzato nel ripristino del sistema antintrusione e nell’installazione di un avanzato sistema di videosorveglianza. La Biblioteca è stata dotata di rivelatori di movimento e di contatti magnetici collegati ad una centrale di ultima generazione. Per completare il sistema sono state installate due sirene e un modulo di comunicazione vocale per l’invio delle segnalazioni d’allarme.

Il sistema di videosorveglianza è costituito da sedici telecamere Day&Night antivandalo ad alta risoluzione con illuminatori IR integrati, che permettono una perfetta visibilità delle aree videosorvegliate anche di notte. Le immagini riprese dalle telecamere confluiscono in un sistema centralizzato che permette il monitoraggio costante in tempo reale dell’area protetta tramite un monitor ubicato nella postazione di controllo e l’archiviazione delle immagini per l’utilizzo, in caso di effrazione, da parte delle Forze dell’Ordine. Oltre alla Biblioteca, il progetto ha interessato anche gli appartamenti nobiliari di Casa Leopardi.