Biogas e mazzette: tutti i nomi dei funzionari regionali e degli imprenditori finiti nei guai

Venti avvisi di fine indagini recapitati a funzionari pubblici e imprenditori. Concussione, corruzione e truffa ai danni dello Stato nel settore delle energie alternative i reati a vario titolo contestati (VIDEO)

La conferenza stampa della finanza

La conferenza stampa della finanza

Ancona, 18 luglio 2014 - L'inchiesta sul biogas nelle Marche è un ciclone che si è abbattuto sugli uffici regionali e sui big dell'imprenditoria green (VIDEO). E 'Green profit' è il nome dell'inchiesta condotta dalla procura di Ancona, che ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini alle 20 persone coinvolte.

Ecco tutti i nomi, partendo dai funzionari regionali: Luciano Calvarese, dirigente regionale del Servizio territorio, ambiente, energia, che era stato sospeso dall'incarico dopo l'esplosione dell'inchiesta; poi i funzionari Sandro Cossignani e Mauro Moretti. Per quanto riguarda gli altri, ci sono il conte Guido Leopardi Dittajuti, Antonio Lazzarini e il figlio Alessandro, poi Paolo Pesaresi (figlio di Mario, presidente di Marche Capital e Fondazione Marche), Renzo Rovinelli, Alessandra Severini, MArco Maracci, Lorenza Ramovecchi, Cristian Cesaroni, Francesca Colonnelli, Franco Passamonti, Andrea Costanzini, Lorenzo Binci, Diego Margione.

Tra i professionisti risultano indagati Moreno Panfili, Augusto Albini e Luca Paperelli. I reati contestati a vario titolo vanno dalla concussione alla corruzione, dalla truffa allo Stato al falso. Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare una memoria scritta. Stamattina i finanzieri del Gico erano già pronti a mettere i sigilli a sette centrali a biogas nelle marche, ma il decreto legge 91 del Governo sulla valutazione d'impatto ambientale postuma ha per ora salvato gli impianti stessi