Stemmi delle squadre di calcio contraffatti, sequestrati 40mila articoli / VIDEO

La Guardia di finanza di Venezia scopre due opifici fantasma nelle province di Macerata e Fermo

I finanzieri di Venezia con gli stemmi contraffatti sequestrati nelle province di Macerata e Fermo

I finanzieri di Venezia con gli stemmi contraffatti sequestrati nelle province di Macerata e Fermo

Macerata, 23 giugno 2016 - Una filiera del falso specializzata nella produzione e commercializzazione di emblemi di squadre di calcio e case automobilistiche è stata smantellata dalla Guardia di finanza di Venezia. Il bilancio dell’operazione è di 40mila articoli e 10mila etichette sequestrati in due opifici fantasma nelle province di Macerata e Fermo. Due imprenditori italiani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per produzione e commercializzazione di beni contraffatti e ricettazione.

Tutto ha origine quando un finanziere è entrato in un negozio nella città lagunare per cercare l’emblema della Nazionale e si è accorto che qualcosa non andava: tutti gli articoli esposti, pubblicizzati in italiano e in inglese come «prodotti originali, fatti a mano da esperti artigiani», risultano provenire dalla medesima ditta individuale con sede nelle Marche, indicata come licenziataria dei marchi di fabbrica.

Considerata la dimensione individuale dell’impresa produttrice e i numerosi loghi, il militare si è incuriosito e, da una visura all’Anagrafe Tributaria, ha scoperto che la ditta marchigiana non presenta le dichiarazioni dei redditi da dieci anni. Da un sopralluogo, invece, si scopre che all’indirizzo della sede dichiarata della ditta, nelle Marche, c’è una clinica privata.

Durante il controllo nell’esercizio commerciale lagunare, le Fiamme Gialle hanno scoperto che gli articoli «original-hand made» erano contraffatti e, di fatto, prodotti in due opifici occulti in provincia di Macerata e in provincia di Fermo. Da lì le perquisizioni e i sequestri di articoli, oltre ad accessori, macchinari di produzione, stampi, clichè. Tra gli articoli sequestrati, anche 10.000 etichette olografiche di sicurezza anticontraffazione di diverse squadre di calcio, che vengono normalmente apposte sui prodotti per certificarne l’autenticità e l’originalità.