Calcioscommesse, l’avvocato Chiacchio: «La Maceratese non rischia nulla»

Indagati Garaffoni e il procuratore Sampino. Il legale: società al riparo da qualsiasi conseguenza

L’avvocato Eduardo Chiacchio

L’avvocato Eduardo Chiacchio

Macerata, 21 maggio 2015 – «Guardi, se la mettiamo sul piano della giustizia sportiva, le posso garantire che la Maceratese è immune da qualsiasi rischio. I tifosi possono stare tranquilli». All’altro capo del telefono c’è l’avvocato Eduardo Chiacchio, napoletano, ex calciatore professionista, uno dei massimi esperti di giustizia sportiva. Eh già, perché all’indomani della bufera sul calcioscommesse – la maxi inchiesta della Procura di Catanzaro, una settantina di indagati e cinquanta fermi – che nel capoluogo appena ‘asceso’ al Paradiso della Lega Pro ha messo nel mirino il difensore Mirko Garaffoni e il procuratore Giuseppe Sampino, entrambi indagati per frode sportiva, il procuratore federale Palazzi ha già chiesto gli atti dell’inchiesta alla Procura di Catanzaro e l’avvocato Mattia Grassani, altro esperto di diritto sportivo, prevede una catastrofe per le serie minori. «Aspettiamoci un’ondata di retrocessioni, esclusioni e radiazioni», ha sentenziato ieri. Se (e quando) dalla giustizia ordinaria si passerà a quella sportiva, il combinato da tenere d’occhio è composto da due parole: responsabilità oggettiva. L’architrave della giustizia sportiva. In soldoni: la società di calcio risponde disciplinarmente a prescindere dalla colpa e dal dolo, cioè è oggettivamente responsabile dell’operato di dirigenti, tesserati e di tutti gli altri soggetti che svolgono attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale, o comunque rilevante per l’ordinamento federale.

Avvocato Chiacchio, posto che il presunto illecito sportivo per il quale è indagato Mirko Garaffoni sia effettivamente accertato come tale, che cosa potrebbe rischiare la Maceratese?

«Ammesso che l’illecito commesso dal tesserato comporti una responsabilità oggettiva in carico alla società – spiega l’avvocato – c’è una recente sentenza della corte di giustizia federale, ottenuta dal sottoscritto, che metterebbe la Maceratese al riparo da qualsiasi rischio. Tale sentenza stabilisce infatti che la responsabilità oggettiva del club è esclusa o comunque attenuata laddove l’illecito commesso dal tesserato non riguardi direttamente le partite della società. È una sentenza che ha fatto giurisprudenza».

E dunque?

«Dunque, all’esito dell’indagine, potrebbe essere immaginabile al massimo una sanzione, un’ammenda, ma mai e poi mai una penalizzazione per il club».

Garaffoni è indagato per la partita Santarcangelo-L’Aquila, giocata il 15 novembre dell’anno scorso. Anche in questo caso, secondo la Procura, ci sono di mezzo Di Nicola, ds dell’Aquila, con Daniele Ciardi, magazziniere del Santarcangelo, l’intermediario Fabio Di Lauro e alcuni finanziatori slavi. Ciardi e Di Lauro avrebbero offerto a Di Nicola e ai calciatori del Santarcangelo dei soldi, affinché l’incontro finisse in pareggio. Poi però Di Nicola e Garaffoni (incaricato secondo le indagini di verificare l’affidabilità di Ciardi), attraverso lo stesso Ciardi, avrebbero offerto ai calciatori del Santancargelo soldi perché perdessero; e in effetti il 15 novembre la squadra abruzzese vinse la partita. Secondo la Procura, è la prova che Di Nicola avrebbe comprato la partita «anche attraverso l’intermediazione di Garaffoni».

Alessandro Caporaletti