Caos treni, la rabbia dei passeggeri: sedici corse soppresse in quattro giorni

Sostituite dai pullman tra disagi, ritardi e comunicazione carente

(Foto Calavita)

(Foto Calavita)

Macerata, 12 settembre 2014 - Sedici corse soppresse in quattro giorni, sostituite dai pullman. E una lunga catena di disagi per i viaggiatori della provincia. La tratta Civitanova-Fabriano si conferma disastrosa sotto molti punti di vista. Parte già svantaggiata, perché non è stata mai elettrificata e quindi, per esempio, su di essa non possono correre i treni Jazz che da tempo viaggiano in tutte le Marche, anche tra Ascoli e San Benedetto. Da noi no, e in attesa che arrivino i nuovi convogli diesel (il prossimo anno), quelli vecchi continuano a dare problemi. I disagi di questi giorni sarebbero legati — secondo quanto riferisce Trenitalia — a guasti cui si sta ponendo rimedio. E nel frattempo, dunque, si va in pullman.

Siamo andati a verificare la situazione alla stazione di Civitanova, dove ieri, tra le altre, è stata è stata annullata la corsa verso Fabriano delle 12.35 e sostituita da un autobus (probabilmente, avvertono, sarà così anche oggi). In molti, vedendo all’ultimo momento l’annuncio del «taglio» del treno, faticavano a capire dove dovessero andare a prendere il pullman. Infatti, per chi non è un abitudinario dei trasporti pubblici, non è scontato individuare il luogo di salita sul bus. E i contrattempi si accumulano: un uomo, per esempio, arrivava di fretta per chiedere al conducente se potesse aspettare due anziane che non riuscivano a fare la strada di corsa; mentre un altro, un ragazzo orientale, chiedeva all’autista di acquistare il biglietto, sentendosi rispondere che era impossibile poiché non disponeva di biglietteria ferroviaria. Insomma, un autobus che dovrebbe essere un treno a tutti gli effetti, ma non lo è neanche un po’. «Io aspetto tutti — ha annunciato il conducente — e li faccio salire a bordo, però non si lamentino poi se arriveremo tardi a Fabriano.

Chi deve prendere una coincidenza si rassegni, perché non faremo in tempo». Così, la partenza è stata ritardata di un quarto d’ora. Tappa a Macerata, con due donne che sono riuscite a salire sul pullman per miracolo. «Hanno annunciato treno in arrivo al binario 1 — ha spiegato una di loro — addirittura non hanno avvisato che era in ritardo, né che era stato sostituito da un pullman e che si doveva uscire dalla stazione per andare a prendere quest’autobus. Ho sentito una persona gridare: “Per di qua, c’è il pullman”, altrimenti non l’avrei saputo. Erano tre anni che non venivo a Macerata e la situazione non è il massimo. Al bar della biglietteria avevano finito i biglietti urbani così stamattina, per spostarmi in città, ho dovuto acquistarlo a bordo dell’autobus a prezzo raddoppiato».

Sui costi, poi, c’è da dire che il prezzo per una corsa con le ferrovie è molto più alto rispetto a quello di una in pullman. La gente paga per il treno ma si ritrova a viaggiare in bus. Uno dei problemi principali è che, se l’autobus ritarda, il treno non lo aspetta. Così, i passeggeri che col pullman sostitutivo delle ferrovie sono arrivati troppo tardi a Fabriano in teoria erano destinati a perdere il treno corrispondente. Ma niente paura: anche quello per Ancona non era in orario, così, per stavolta, pericolo scampato, grazie a ritardi a catena.