Cinema Italia, prove di rilancio. Servono 85mila euro

Bando della Provincia per la riapertura. L’appello di Dante Ferretti

Il premio Oscar Dante Ferretti

Il premio Oscar Dante Ferretti

Macerata, 26 aprile 2016 – Riaprire e riattivare il Cinema Italia, completando il processo di digitalizzazione già iniziato, con proiezioni di prima visione. È questo l’obiettivo della giunta provinciale, proprietaria dell’immobile, che ha incaricato i suoi uffici di indire una gara ad evidenza pubblica per individuare il nuovo soggetto esterno a cui assegnare, in concessione, la gestione della struttura e, con essa, l’esercizio dell’attività cinematografica quale sua primaria destinazione. Una scelta che forse farà piacere a Dante Ferretti, lo scenografo premio Oscar che proprio nei giorni scorsi aveva lamentato la chiusura della storica sala. L’obiettivo primario da perseguire – scrive la giunta provinciale – è recuperare la funzionalità di un contenitore culturale prestigioso, affinché sia oggetto di una nuova attenzione teconologica ed artistica e venga riconsegnato alla città in modo continuativo, nel rispetto di una sua riaffermata vocazione cinematografica, quale potenziale strumento rigenerante e fattore aggregativo a beneficio di tutto il centro storico.

Come sistema di aggiudicazione sarà adottato il metodo del massimo rialzo sul canone concessorio annuo, pari a 12.100 euro, posto a base di gara, la durata del contratto sarà di sette anni e potrà essere rinnovata per un analogo periodo. Il concessionario dovrà farsi carico dei costi per la completa digitalizzazione dell’impianto (stimati in 85mila euro, da scontare sul canone annuo), della manutenzione ordinaria, della gestione e di ogni onere di funzionamento (utenze incluse). La Provincia avrà diritto ad un massimo di 40 giornate di utilizzo all’anno per le proprie esigenze istituzionali o per quelle di altri enti, riconoscendo al concessionario un rimborso spese giornaliero che va da un minimo di 100 a un massimo di 400 euro. a seconda dell’orario di utilizzo e della stagione.

La gestione del Cinema Italia avviata nel 2006 dall’Associazione Culturale Nuovo Cinema si è conclusa lo scorso ottobre, poiché le trattative con la Provincia per il rinnovo del contratto, che pure erano cominciate bene, sono invece finite male, con reciproche accuse sulla responsabilità della chiusura.

In ogni caso in tanti (amministratori, associazioni culturali, commercianti e comuni cittadini), hanno colto in tale epilogo l’ennesimo segnale di impoverimento del tessuto cittadino. La chiusura delle monosale cinematografiche nei centri storici, ribattezzate fantasmi urbani, è fenomeno consolidato e generalizzato in tutta Italia, e la loro riapertura marcia di pari passo proprio con la riqualificazione dei centri storici. Il Cinema Italia, è uno dei più antichi cineteatri delle Marche (peraltro sottoposto a tutela, insieme all’intero Palazzo degli Studi, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche). La sua riattivazione potrebbe strategicamente favorire il rilancio del centro. L’alternativa, del resto, è l’abbandono e il degrado.