Guardia di finanza
Macerata, 29 luglio 2016 - Due persone in carcere e tre ai domiciliari. È il bilancio dell’operazione antidroga «Orange», condotta dalla Guardia di Finanza, () che ha permesso di smantellare una potente rete dello spaccio in provincia, specializzata in cocaina e marijuana. In carcere sono finiti Giuseppe Capuano (42enne originario di Santa Maria Capua Vetere, Caserta, ma residente a Casette Verdini di Pollenza) e Josè Antonio Martinez Suru (34enne originario della Repubblica Dominicana, ma residente a Macerata). Ai domiciliari Kamil Mikolaj (36enne di origini polacche e residente a Tolentino), Riccardo Burgioni (maceratese di 20 anni) ed Emanuele De Caro (21enne originario di Mistretta, Messina, residente a Morrovalle).
L’indagine, coordinata dal procuratore capo Giovanni Giorgio e dal sostituto procuratore Claudio Rastrelli, è partita nel 2015 dopo un controllo a Pollenza, con 80 grammi di marijuana (Amnèsia) sequestrati a un assuntore. Le indagini avevano portato, nel gennaio scorso all’arresto di Giuseppe Caputo, sorpreso al casello di Civitanova con 1,2 chili di marijuana. Attraverso intercettazioni, pedinamenti e appostamenti, è stata ricostruita la rete di approvvigionamento e di spaccio. Capuano e Martinez sono accusati di essere i principali componenti del gruppo, mentre gli altri tre sarebbero pusher alle dipendenze di Capuano.
La rete sarebbe riuscita a spacciare oltre un chilo di droga alla settimana, tanto che in un’intercettazione Capuano si lamenta della perdita di 8mila euro a settimana per dei ritardi nella consegna della droga, dovuti alla stretta sui controlli dopo gli attentati in Francia. La rete avrebbe ramificazioni in Veneto, tanto che agli arrestati si aggiungono cinque indagati, due dei quali residenti a Verona. Nel corso dell’operazione sono state eseguita 11 perquisizioni, con il sequestro di 830 semi di marijuana, 20 grammi di hashish, 8 di marijuana, 7 di cocaina.