Una voragine sul Colle dell’Infinito: i luoghi di Leopardi sono a rischio

Recanati, le piogge incessanti hanno provocato il cedimento

 Il cratere che si è creato sul Colle dell’Infinito per colpa delle piogge di questi giorni e Giacomo Leopardi

Il cratere che si è creato sul Colle dell’Infinito per colpa delle piogge di questi giorni e Giacomo Leopardi

Recanati (Macerata), 26 maggio 2015 - Lo aveva invitato giusto un anno fa a visitare Recanati e i luoghi leopardiani. E oggi Francesco Fiordomo, sindaco della città leopardiana, si appella allo stesso Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: per mettere in sicurezza l’Ermo Colle servono almeno sei milioni di euro. L’emergenza è scattata dopo la bomba d’acqua che, tra giovedì e venerdì, ha provocato l’apertura di una voragine di alcuni metri lungo la circonvallazione che costeggia il Colle dell’Infinito: quattro milioni solo per il consolidamento e due per la riqualificazione della zona. Un impegno decisamente troppo gravoso per il solo Comune di Recanati, ma Fiordomo spera che siano in tanti a impegnarsi.

La voragine si è aperta proprio al di sotto della strada che costeggia il versante reso celebre dai versi di Giacomo Leopardi, «un patrimonio dell’umanità – lo definisce il primo cittadino – perché sarebbe del tutto limitativo e fuori luogo considerarlo un patrimonio solo cittadino o regionale. Siamo a pochi metri da dove – prosegue Fiordomo – Giacomo si affacciava due secoli fa, e sappiamo da sempre che quel versante è fragile, che la zona è franosa e non è stata mai oggetto di interventi di prevenzione o di consolidamento».

Non è solo il versante verso la campagna a dare segnali preoccupanti di cedimento, ma persino la stessa struttura del parco leopardiano, dove sono visibili crepe larghe diverse centimetri, presenti sul muro di contenimento che da’ verso la strada o lungo le scalinate interne che portano alla sommità del Colle.

Per Fiordomo non è più tempo di polemiche. Il sindaco cita la querelle sulla country house, bocciata dalla Soprintendenza: se sia urbanisticamente corretto o no permettere la ristrutturazione del casolare diroccato di Dalla Casapiccola, che rischia di cadere da un momento all’altro, «impedendo con una polemica esagerata che il proprietario lo restaurasse». «Adesso – sottolinea il sindaco – siamo alla questione vera: il Colle non scoppia di salute e ha bisogno di essere consolidato e successivamente rigenerato con un progetto che riguarda la vegetazione, l’illuminazione».

Tutto è pronto pronto: c’è anche già un primo progetto di massima redatto dall’ufficio tecnico comunale «anche perché la tutela di quei luoghi – ricorda Fiordomo – è stata una delle priorità dell’Amministrazione che guido dal giugno del 2009». Mancano solo le risorse insomma. Un impegno che Fiordomo aveva già chiesto pubblicamente nel 2014 ricordando a Franceschini come il Colle fosse interessato da tempo da smottamenti e piccole frane. Ma a oggi rimane solo quella voragine a ricordare a tutti quanto sia fragile il nostro territorio.