Caldarola, la forza della musica per ripartire

Sabato 2 settembre esibizione della banda Rulli Frulli, esperienza originalissima nata nel cratere emiliano. Ci sarà anche Vasco Errani

Rulli Frulli

Rulli Frulli

Caldarola (Macerata), 1 settembre 2017 - La forza della musica per ripartire, dopo la devastazione del terremoto. La forza di Caldarola e quella della banda Rulli Frulli, «settanta ragazzi dagli 8 ai 30 anni» che arrivano dal cratere emiliano, «facevamo le prove e la terra tremava però ci guardavamo in faccia e ci dicevamo, andiamo avanti». Così ha raccontato più volte Federico Alberghini, insegnante di musica e fondatore del gruppo, che oggi dirige la banda anzi la ciurma, come la definisce. Sabato 2 settembre alle 21.30 i musicisti – tra loro anche ragazzi diversamente abili – si esibiranno a Caldarola nella festa dedicata al beatro Francesco. Ci saranno i volontari della Protezione civile e gli assessori di Marche ed Emilia Romagna, la Regione che ha adottato Caldarola fin dall’inizio, qui era stato creato un campo con la mensa e gli uffici. Atteso anche Vasco Errani, commissario per la ricostruzione (in scadenza). Nel pomeriggio, alle 17.30, si esibirano i cori del cratere.

Sarà un incontro tra due esperienze di coraggio, al mattino alle 11 si discuterà di forza della musica con neoropsichiatri e professori. Alle 14 visita del paese – Caldarola splendida, terra di castelli – con il sindaco Luca Maria Giuseppetti, e purtroppo il programma si deve tradurre con un giro «fuori dalla zona rossa», desolatamente uguale a com’era un anno fa. Ma questo è noto. Meglio stavolta parlare di arte e musica. «Insieme danno una seconda vita agli oggetti suonandoli», si presentano i ragazzi della banda Rulli Frulli su Twitter. Capaci di costruire strumenti musicali con qualsiasi cosa, grondaie di case terremotate possono diventare chitarre, il cestello di un’asciugatrice una cassa da banda. Hanno suonato all’Expo e per il papa in visita nel cratere emiliano. Ora qui, in una terra ricchissima di storia e ferita al cuore. «Caldarola, un viaggio tra le emozioni», c’è scritto semplicemente sulla copertina del libro fotografico voluto dal sindaco. Il paese prima e dopo la rovina. «Sfogliandolo – scrive Giuseppetti – sono mille le impressioni che ho avuto e che mi hanno stretto il cuore, ma sempre una è la convinzione che mi sostiene e mi incoraggia: una continuità c’è, un futuro c’è».