Macerata, 29 luglio 2010 - E’ una protesta sentita e che non usa mezzi termini quella della polisportiva Helvia Recina che, attraverso il suo presidente, si scaglia contro l’amministrazione comunale accusandola di "immobilismo non solo verso la squadra, ma verso tutta la frazione di Villa Potenza". Il primo nodo della discordia è la situazione precaria del campo sportivo.

 

"L’anno scorso - scrive Stefano Micozzi - abbiamo subito una retrocessione per colpa di tanti fattori, ma soprattutto per l’impraticabilità del campo di gioco che ci ha costretto ad allenarci a singhiozzo elemosinando campi limitrofi e quando abbiamo voluto forzare sono stati tanti gli infortuni capitati ai nostri giocatori. Sono anni che ci dicono che non si può spendere un euro sul campo attuale in vista della realizzazione di quello nuovo su cui, però, non sappiamo ancora nulla, nonostante ci siamo anche fatti avanti per una fattiva collaborazione nella sua realizzazione".

 

Oltre al campo, per cui la società suggerisce di sistemare zolle di un terriccio maggiormente drenante, ci sarebbe da sistemare le fognature, soprattutto in vista dell’imminente inizio della preparazione estiva. "Siamo diventato la barzelletta dei Comuni limitrofi - aggiunge amareggiato Micozzi - e di questo ringrazio l’amministrazione che, però, durante la campagna elettorale aveva mostrato ben altra vivacità a Villa Potenza. Siamo stanchi di essere trattati come l’ultima ruota del carro e ora di cambiare atteggiamento verso una frazione che si è sempre contraddistinta per la vivacità del suo associazionismo e per la sua voglia di fare. Ma forse è stata proprio questa indipendenza mista a intraprendenza che ci ha isolato da altre iniziative principali".

 

Lo sfogo della polisportiva, poi, diventa ancora più crudo quando volge lo sguardo all’altro versante della città. "La cosa che mi fa davvero infuriare - continua il presidente - è che a Piediripa, invece, i lavori nell’ultimo anno non si contano più: allargamento del campo, rifacimento del fondo, spostamento dei pali dell’illuminazione, nuove recinzioni per evitare che i palloni escano dal campo e beffa finale, l’aver prelevato la tribuna dal campo di Villa Potenza per portarla a Piediripa. Non voglio credere alle malelingue che parlano di parentele tra giocatori della Cluentina e amministratori comunali, ma spesso a pensar male non si sbaglia. E ora di svegliarsi - conclude rivolgendosi anche alle altre associazioni della frazione - perché visto che Macerata è nata dai ruderi di Villa Potenza è ora che dimostri un po’ di riconoscenza".