Macerata, 13 gennaio 2012 - Grave episodio di bracconaggio nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Un'aquila reale, un esemplare di maschio adulto, è stata infatti trovata all'interno del parco sull'altopiano di Macereto gravemente ferita da un colpo di fucile da caccia. Già lo scorso anno, nella stessa area protetta furono uccisi tre lupi.

Soccorsa dai veterinari del parco, l'aquila è stata trasportata al Centro di recupero rapaci di Pescara, dove le sono state diagnosticate varie fratture a un'ala e la perdita di un occhio. Secondo i veterinari, l'animale non potra’ recuperare completamente, e tornare allo stato di vita naturale.

L’aquila reale è un uccello maestoso, con un’apertura alare fino a due metri di lunghezza, una specie protetta anche dall’Unione europea. Attualmente nel Parco dei Sibillini vivono quattro coppie nidificanti, una quindicina in tutto le coppie che nidificano nell’intero Appennino umbro-marchigiano.

Lo scorso anno un’altra aquila reale fu vittima di un bracconiere vicino Bolognola: curata nel centro di recupero del Wwf di Fabriano, ora è ospite del Centro faunistico di Castelsantangelo sul Nera.

"Il fenomeno del bracconaggio nel Parco sta raggiungendo livelli preoccupanti", è stato il secco commento del direttore del parco Franco Perco, che insieme al Coordinamento territoriale per l’ambiente del Cfs di Visso ha lanciato un piano straordinario anti-bracconaggio e chiesto al ministero dell’Ambiente l’adeguamento degli organici per la vigilanza.