Macerata, 13 aprile 2012 - IN PROVINCIA di Macerata ci sono 60 case popolari vuote, da mesi o anni. Una situazione che stride violentemente con la ricerca di un’abitazione a un costo accettabile da parte di tante famiglie (sulla base del bando del novembre 2010 al solo Comune di Macerata sono arrivate ben 450 domande). Colpa della burocrazia, ma anche del fatto che non sempre i Comuni riescono a stare al passo con i tempi. «Mi rendo conto del fatto che ai cittadini una situazione del genere appaia impsiegabile, ma è certo che le responsabilità non sono nostre, non siamo noi ad assegnare le case», chiarisce Daniele Staffolani, direttore dell’Erap (Ente regionale abitazione pubblica) di Macerata.

«LE CASE si vuotano perché muore l’inquilino che le occupava, oppure perché, in questi tempi di crisi, l’anziano va a vivere assieme alla famiglia del figlio o della figlia, per contenere i costi. Da qualche tempo, quasi ogni giorno riceviamo un preavviso di rilascio dell’abitazione». Ma perché non possono subito essere riassegnatead altre famiglie? «L’assegnazione dipende dai Comuni, i quali devono pubblicare i bandi in seguito ai quali si redige una graduatoria degli aventi diritto. E se la graduatoria non c’è la casa non può essere assegnata», specifica Staffolani. Basti dire che proprio questa settimana sarà pronta la graduatoria per il Comune di Macerata, sulla base del bando del novembre 2010. Come mai tutto questo tempo? E’ cambiata la normativa nel 2007 e, poi, spesso c’è bisogno di sopralluoghi e accertamenti nei casi in cui il richiedente dichiara di abitare in una casa inagibile e, poi, conta il numero delle domande da esaminare. «Se si vuole recuperare tempo e contenere il fenomeno — continua Staffolani — è bene che i Comuni predispongano i bandi, se non l’hanno già fatto, e predispongano i nuovi bandi se, invece, l’hanno già fatto. Abbiamo anche inviato lettere di sollecito».
 

DELLE 60 case vuote 15 sono a Macerata e una decina a Civitanova, mentre le rimanenti si distribuiscono negli altri 55 Comuni. «In qualche caso, in piccolissimi centri dell’entroterra come Acqacanina, Monte Cavallo o Sefro, abbiamo una o due abitazioni per le quali non c’è richiesta, con il rischio che vadano in degrado». E’ certo che qualcosa bisognerà pur fare, poiché si tratta di una condizione inaccettabile, specie nei centri maggiori dove la fame di case è maggiore. Intanto, però, l’Erap, pur in un contesto di scarne risorse, sta realizzando o ha approntato i progetti per realizzare nuove case. Entro l’anno saranno ultimate 12 nuove abitazioni in via Verga a Civitanova, sono iniziati i lavori per 12 appartamenti a Porto Potenza Picena, come pure per i 32 alloggi destinati ad anziani a Macerata, nel quartiere di Collevario. Altri sei alloggi saranno realizzati a Montelupone (già fatta la gara d’appalto), progettazione in corso per altri 30 (20 di edilizia popolare e 10 di edilizia agevolata) in via Ghino Valenti a Macerata, presto si farà la gara per 7 case a Colmurano e 10 a San Giuseppe di Cingoli.

di Franco Veroli