Macerata, 26 maggio 2012 - Quasi duecento posti auto a ridosso di viale Leopardi, altri 350 scendendo a valle, 150 garage interrati, un collegamento diretto con la Galleria del commercio e un ambizioso piano di recupero dell’ex Upim.

Sono i punti principali del progetto per l’agognato parcheggio di Rampa Zara che sarà presentato in questi giorni dalla 'Agricola Fontemaggiore srl' al Comune. Da decenni il posteggio a nord è un tormentone che periodicamente torna ad animare il dibattito politico maceratese. Ma questa, nonostante la congiuntura non proprio favorevole, potrebbe essere la volta buona. Già, perché l’intero progetto, proposto dai proprietari dei terreni, sarebbe a costo zero per il Comune, le cui asfittiche casse potrebbero difficilmente far fronte a un piano di questo genere. Ma veniamo al progetto.

 

L’idea è di ricavare una prima fascia di posti auto a raso immediatamente a ridosso del muraglione sotto viale Leopardi. Il primo stralcio ospiterebbe 195 posti auto e si estenderebbe su circa trecento metri lineari, ai quali si accederebbe direttamente dall’inizio di viale Leopardi (prima di Rampa Zara). Sotto questa prima fascia verrebbero costruiti 150 garage, da vendere ai residenti del centro storico o a istituzioni con uffici dentro le mura cittadine. A questo primo stralcio potrebbero poi affiancarsi degli ampliamenti più a valle, che potrebbero far salire la capacità del parcheggio a 540 posti auto. Il tutto in un contesto verde, con alberi, aiuole e percorsi per passeggiate.


Acquisiti i parcheggi e i box, si tratterebbe di garantire un collegamento rapido al centro storico. E in tal senso sono due i possibili scenari (che peraltro non si escludono tra loro). Il primo consiste in un attraversamento sotterraneo di viale Leopardi da collegare all’ascensore già in funzione a Rampa Zara, che collega viale Leopardi con via Armaroli.

La seconda opzione è più ambiziosa e prevede un passaggio coperto sotto viale Leopardi, che si spingerebbe fin sotto l’ex convento delle “Monachette”. Da qui ci sarebbe un ascensore al cui culmine è previsto un tunnel sopraelevato trasparente (che attraverserebbe via Armaroli) con accesso diretto alla Galleria del commercio. Questo il progetto, per il quale ovviamente bisognerebbe studiare con il Comune le forme e i modi per concretizzarlo. Si procederebbe a un bando di gara, con affidamento della gestione dei parcheggi a un privato. Quanto ai tempi, una volta ottenute tutte le autorizzazioni, il cantiere durerebbe un anno. Ora la palla passa all’amministrazione Carancini. Sarà solo l’ennesimo tormentone?
 

di Giancarlo Falcioni