Macerata, 3 settembre 2012 - ERA GIÀ MORTO ancor prima di morire. Morto per gli altri. Morto per la cosiddetta società civile che lo aveva cancellato. Morto per i parenti, che non lo sentivano e non lo cercavano. Morto per i vicini di casa, che non lo vedevano e non si domandavano perché. Morto per il postino, che portava lettere a tutti e di sicuro anche a lui (arriva tanta di quella inutile pubblicità nelle buche), senza però domandarsi perché solo quella cassetta fosse colma di corrispondenza. Morto per chi, tutti i giorni, telefona a casa e propone una nuova linea telefonica. Morto per il parrocco, che a Pasqua dovrebbe portare un ramoscello di ulivo nelle case. Morto per il giornalaio, dato che quell’uomo avrà pur avuto un’edicola di riferimento. Morto per il medico di fiducia e per il droghiere. Morto per tutti, morto per Macerata intera. Perché non si può morire in una casa, a due passi dal centro, e restare lì, sul letto, senza che nessuno se ne accorga e ti venga a cercare. Per mesi. Non può accadere in una società civile, dove esistono i servizi sociali. Servizi sociali che, evidentemente, si devono interrogare. Non basta dire: «Da noi non si era mai rivolto».

Se Roberto Poccioni è morto così, nella solitudine e nell’indifferenza, significa che qualcosa, non funziona. Era un uomo schivo, è stato detto. Faceva vita ritirata. Spesso partiva per Roma e non lo si vedeva per lunghi periodi. Un lupo solitario, insomma. Sì, ma non basta per giustificare. Chissà se Poccioni sia morto proprio nei giorni del nevone. Averne la conferma servirebbe solamente a rendere ancora più agghiacciante una storia che lascia già senza parole. Forse è andata proprio così, anche perché pare che l’uomo in casa non avesse riscaldamento. È triste e paradossale pensare che in quei giorni di gelo, con decine di volontari impegnati a soccorrere famiglie isolate nelle frazioni e a portare viveri a chi non poteva uscire di casa, c’era qualcuno che stava morendo solo, sepolto dall’indifferenza più che dalla neve. Non è accettabile. Non è possibile girare lo sguardo dall’altra parte come quando per strada si incontra chi sta male e chiede aiuto. Non è possibile non domandarsi come mai una persona sia sparita nel nulla e decidere di alzare il telefono solo quando c’è qualcosa che infastidisce. Il cattivo odore, in questo caso. L’odore della morte.

di Lorenzo Moroni